Una vicenda tanto grave quanto inconsueta si è verificata in Turchia e riguarda ancora una volta un caso di violenza sessuale nei riguardi di una donna. In questa caso, però, l'epilogo è stato ben diverso, perché la vittima dello stupro, A. S., ha deciso di reagire e di farlo in maniera molto decisa, commettendo addirittura un omicidio, avvenuto nel 2014. A seguito del grave accaduto, però, è arrivata finalmente la sentenza definitiva che può essere definita storica, perché la Corte di Cassazione ha totalmente assolto la donna che ha ucciso suo marito a coltellate perché vittima di violenze sessuali.

Secondo quanto riferito dal quotidiano Il Messaggero, infatti, dopo aver inferto la coltellata fatale, è stata la stessa vittima ad allertare le forze dell'ordine, ma per il giudice adesso l'imputata non può essere punita in quanto era un suo diritto difendersi.

Viene violentata ma reagisce uccidendo il marito: storica sentenza in Turchia scagiona la donna

Proprio per questa ragione, stando a quanto si apprende dal quotidiano in questione, la donna è stata scagionata nonostante abbia commesso l'omicidio del marito. Il giudice, infatti, dopo anni in cui la donna si è battuta per ottenere giustizia, le ha riconosciuto il diritto di legittima difesa. I fatti risalgono all'ormai lontano 2014, quando Aslihan uccise suo marito, O.

E., all'interno della loro abitazione nella città di Antalya. La vittima dello stupro si difese con un arma da taglio colpendo il suo aguzzino con un colpo alla gola. Negli istanti immediatamente successivi decise di allertare la polizia spiegando ciò che le era capitato. Pare che la donna abbia tentato a fermare l'emorragia in corso dell'uomo, che però è purtroppo morto successivamente in ospedale.

A quel punto la donna fu condannata all'ergastolo, anche se le furono riconosciute delle attenuanti che fecero sì che la sua pena si riducesse a sedici anni di reclusione.

Finalmente, però, dopo diverso tempo è arrivata la rivincita della donna, alla quale è stata riconosciuta la violenza sessuale subita ed è stata, dunque, immediatamente liberata.

Secondo le dichiarazioni del giudice che è stato chiamato a decidere sulla sua sorte, la donna non deve subire alcuna punizione in quanto ha agito per necessità. Si sarebbe comportata in maniera proporzionale, dunque, all'attacco che aveva subito da parte del marito. Ovviamente si tratta di una decisione che, come già detto, può essere considerata storica, visto che si tratta del primo caso in Turchia, paese in cui purtroppo l'incidenza di casi di stupro è sempre piuttosto alta.