Domani a Parigi potrebbe essere davvero una giornata infuocata, con i "Gilet gialli" che hanno nuovamente intenzione di manifestare contro il caro carburanti e contro la perdita del potere d'acquisto da parte dei cittadini. Proteste che ormai vanno avanti da diverse settimane, e che hanno visto già più di un morto e numerosi feriti. Non è bastata la decisione di Macron di bloccare per tutto il 2019 l'aumento dei prezzi dei carburanti, i manifestanti vogliono di più. L'allarme lanciato dal quotidiano francese Le Figaro è incontrovertibile: "Si teme un golpe".

L'ipotesi, secondo fonti vicine anche agli 007 francesi sarebbe reale, poiché alla manifestazione di domani potrebbero partecipare, il condizionale è d'obbligo in questi casi, anarchici e comunque gente della banlieu, la periferia parigina, insomma gente abituata a tutto, anche ad usare le armi. In questo senso alcuni manifestanti che fanno parte del gruppo più estremo della protesta avevano minacciato proprio l'uso delle armi in una prossima rivolta.

Situazione molto delicata

Quella francese è attualmente una situazione molto delicata, la popolarità del Presidente è calata infatti al 21%, ed è ai minimi storici. Alcuni manifestanti, secondo quanto riportato dalla stampa internazionale, sarebbero pronti a marciare addirittura verso l'Eliseo, sede del governo.

Gli esiti di una simile azione sono difficilmente prevedibili. Ma la preoccupazione, è forse questa è la cosa che lascia presagire a situazioni di estremo pericolo, è che la rivolta si è ormai estesa a tutta la Francia. A Nizza ad esempio si sono vissuti attimi di tensione, con veri e propri scontri, tra studenti e Polizia, ma la rivolta è dilagata in maniera assurda a Montpellier e addirittura a Beziers, centro dell'Occitania.

Anche la città di Marsiglia non è passata indenne dalle proteste, con ulteriori, violenti scontri.

Monumenti chiusi

Per la sicurezza delle persone e dei turisti domani rimarranno chiusi ben sette tra i maggiori musei della Capitale, tra cui anche la Tour Eiffel. Una Francia quindi blindata, con la Capitale che si preannuncia essere il cuore di nuove e accese proteste.

Jacqueline Gourault, ministro per la Coesione del Territorio, come ricordavamo anche nelle scorse ore, invita le persone a non uscire di casa, se non per casi strettamente necessari. Anche la Gourault parla delle stesse paure che ha rivelato il quotidiano francese. All'Eliseo c'è moltissima tensione, e non si sa ancora come andrà a finire, ma ovviamente si spera che non ci siano morti e feriti.

Sospese sei partite della Ligue 1, minacce verso i rappresentanti del governo

Per motivi di sicurezza la maggiore lega calcistica d'Oltralpe ha rinviato sei match della Ligue 1 a data da destinarsi, proprio a causa delle nuove proteste dei "Gilet gialli" che, come detto, si prevedono molto violente. Ad essere sospesi saranno i match Paris Saint Germain-Montpellier, Tolosa-Lione, Monaco Nizza, Saint Etienne contro Marsiglia.

Inoltre ci sono state minacce ad alcuni alti vertici dell'Esecutivo francese, le Autorità denunciano la presenza di un fucile d'assalto, vera e propria arma da guerra, che domani potrebbe essere usata dai manifestanti. Una situazione veramente al limite.