Stava recandosi al lavoro in motorino, come era abituato a fare ogni notte, da Napoli fino a Procida. Alfonso Campochiaro, un netturbino di 62 anni ha trovato la morte a Pozzuoli, durante uno spaventoso scontro frontale con un’automobile nella notte tra venerdì 30 novembre e sabato 1 dicembre. Tuttavia i carabinieri hanno scoperto che non si è trattato di un comune incidente, ma che il 21enne alla guida della Fiat 500 del nonno era impegnato in una folle gara automobilistica, che si stava svolgendo per le strade del centro della cittadina campana.
Ad incastrarlo sono state le immagini delle numerose telecamere di sicurezza che hanno ripreso i diversi momenti della sfida del giovane ad un amico, suo coetaneo: così il ragazzo è stato arrestato per omicidio stradale.
Inizialmente i giovani hanno mentito ai carabinieri
Subito dopo l’incidente, il 21enne, rimasto sul posto con la sua ragazza, anche lei a bordo della 500, aveva fornito ai militari dell’Arma una versione non veritiera sull’accaduto. Anche il suo amico, un incensurato originario di Quarto, che lo stava sfidando correndo sulla Ford Fiesta della madre, era tornato sul luogo dell’incidente, senza però raccontare ai carabinieri della gara. Ora anche lui è stato denunciato per concorso in omicidio stradale.
Infatti agli inquirenti è bastato analizzare i filmati delle tante telecamere poste lungo le strade adiacenti per capire che i ragazzi stavano nascondendo qualcosa. Nel primo video si vedono, verso le 3:30 di notte, le due automobili che si affiancano in una piazza e poi partono a tutta velocità per la loro competizione in centro: si è calcolato che le vetture viaggiassero anche a cento chilometri all’ora in quelle strade strette e tortuose.
Le telecamere hanno ripreso la folle gara per le strade di Pozzuoli
In alcune immagini, ricavate da nuove telecamere, le due auto svoltano, senza rallentare, e spariscono in un vicolo; poi, in altre ancora, la 500 e la Fiesta si rincorrono cercando di superarsi a vicenda sul lungomare cittadino; infine si vede come durante un tentativo di sorpasso lungo una salita, una delle due vetture per poco non si scontri frontalmente con un’altra automobile che sta arrivando nel senso opposto, a cui non rimane altro da fare che lampeggiare di continuo con gli abbaglianti per segnalare la propria presenza.
Pochi metri più avanti avviene lo scontro con lo scooter dell’operatore ecologico, ad una velocità tale da non lasciare scampo alla povera vittima, morta sul colpo. Nelle ultime ore il gip di Napoli ha convalidato l’arresto dell’investitore, concedendogli i domiciliari, mentre il suo amico è indagato a piede libero.