Da Torino arriva una brutta storia d'intolleranza. Alcuni ragazzini sono stati cacciati da una pizzeria perché affetti dalla sindrome down. "Mi dispiace, ma non sappiamo come gestirli" si sono giustificati i gestori. Anna Rita, mamma di Gabriele, uno dei giovani allontanati, ha deciso di raccontare quanto accaduto in un lungo post su Facebook. Nelle scorse ore, sono arrivate le scuse del titolare, ma la rabbia è ancora tanta.

'Non sappiamo come gestirvi'

"Amarezza! Stasera è successa una cosa che non mi era mai capitata e ci ha lasciato con un'incredibile amarezza".

Inizia così il lungo post scritto da Anna Rita. La donna, ha voluto raccontare su Facebook quanto accaduto a suo figlio Gabriele ed a altri 3 suoi amici. I quattro, tutti affetti da sindrome di down, fanno parte di una squadra di nuoto e tutti insieme avrebbero dovuto passare una bella serata in pizzeria.

Come ha spiegato la donna, ieri sera, sabato 1 dicembre, l'associazione sportiva aveva prenotato alla Trattoria Casa Amaro per 11 persone. Il gruppo è arrivato puntuale e, affamato, ha preso posto. Quando è stato il momento di ordinare, però, "un uomo con la barba" si è avvicinato ad alcune mamme presenti al tavolo e, in maniera piuttosto scortese, ha domandato loro perché non avessero fatto presente, al momento della prenotazione, la presenza di 4 disabili.

Poi, senza quasi lasciare possibilità di replicare, ha fatto intendere che non erano ben accetti in quanto, il sabato sera, il locale è sempre affollato e loro non erano in grado di gestire 4 ragazzi down.

I ragazzi, ovviamente, hanno capito quanto stava accadendo e ci sono rimasti malissimo. Così, come ha scritto Anna Rita, il gruppo ha lasciato la pizzeria "con una rabbia e un grosso dolore condiviso" e ha cercato un altro posto in cui trascorrere la serata.

Le scuse del gestore

Il post di Anna Rita è diventato subito virale ed è stato già condiviso e commentato migliaia di volte. Anche la pagina social del locale è stata "presa d'assalto" ed ha collezionato insulti e critiche.

Forse anche per questo, nelle scorse ore, il gestore del ristorante "Casa Amaro" (l'uomo con la barba che ha allontanato i ragazzi) si è scusato con Anna Rita e, soprattutto, con i ragazzi.

Il titolare, ha capito di aver scelto le parole sbagliate e di aver ferito i giovani.

L'uomo ha anche telefonato ad Anna Rita assicurandole che "errori del genere" non capiteranno mai più. In fondo, come ha confessato lui stesso, essendo gay, sa bene cosa significa essere discriminati.