Una storia triste e crudele al tempo stesso arriva dal Colorado, negli Stati Uniti, precisamente da Adams County. I fatti che stiamo per esporre accaddero l'anno scorso, ma solo nelle ultime ore è arrivata la condanna per Joseph Lopez, di 33 anni, il quale si è dichiarato colpevole di aver ucciso Natalie Bollinger, una ragazza di 19 anni. Secondo quanto riportato dai media statunitensi, poco meno di un anno fa, la ragazza stava vivendo un terribile momento di depressione, per questo aveva deciso di porre fine alla sua vita. Il particolare forse più bizzarro, e allo stesso tempo inquietante di questa vicenda, è che la ragazza non aveva deciso di suicidarsi, ma fece in modo di reclutare qualcuno per poterla ammazzare.

La stessa ragazza avrebbe fornito la pistola al suo assassino: l'importante era che morisse uccisa da una terza persona. A questo punto mise un annuncio su internet, e trovò proprio Lopez disponibile a compiere il misfatto.

Natalie uccisa con un colpo di arma da fuoco alla nuca

Secondo quanto riferisce la CBS, pare che la Bollinger sia stata uccisa con un colpo di pistola dietro la nuca. La ragazza scomparve il 18 dicembre 2017, poi venne ritrovata il giorno dopo su un terreno appartenente alla latteria McIntosh, proprio nella stessa contea di Adams. Il medico legale, durante gli esami sul corpo esanime della giovane, non rivelò solo la ferita d'arma da fuoco: la ragazza aveva in corpo anche nel sangue valori di eroina altissimi, tanto che la dose assunta poteva essergli fatale.

Nonostante il 33enne abbia agito "su richiesta", si è macchiato di un crimine efferato. Il padre di Natalie, Ted Bollinger, ha parlato nell'udienza in tribunale, spiegando ai giudici che non era d'accordo con la richiesta di patteggiamento chiesta dal killer ai legali. Lo stesso Joseph ha spiegato agli inquirenti di aver preso personalmente contatti con la ragazza, sostenendo anche che avrebbe cercato in tutti i modi di fargli cambiare idea.

La ragazza insomma voleva morire a tutti costi. Il 33enne è stato quindi arrestato dalla Polizia con l'accusa di omicidio, e ora dovrà scontare una condanna pari a 50 anni di reclusione.

Inizialmente l'assassino aveva raccontato un'altra versione

Stando a quanto si legge sui media statunitensi, il giovane avrebbe inizialmente raccontato una versione del tutto differente agli inquirenti, dicendo che la ragazza si fosse sparata da sola.

Questa versione però sarebbe stata cambiata dallo stesso, che ha smentito tutto quando il medico legale ha detto che la ragazza era stata molto probabilmente uccisa, anche perché il colpo si trovava esattamente dietro la nuca. Solo a quel punto Lopez ha confessato e per lui è scattata la condanna.