Spunta un nuovo video a seguito dell'episodio di nonnismo che sarebbe avvenuto su una giovane donna pilota, ex allieva ufficiale di complemento, in addestramento presso la scuola di volo con sede a Latina dell’Accademia Aeroanutica. La vittima della difficile vicenda si chiama Giulia Jasmine Schiff, risiede a Mira (Venezia) ed ha frequentato l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli come allieva ufficiale di complemento.

Nonnismo su giovane donna pilota in Accademia

La sergente pilota ventenne ha denunciato l’episodio di nonnismo di cui è stata vittima direttamente al ministro della Difesa, Elisabetta Trenta.

Adesso, indaga la Procura Militare di Roma per un “battesimo del volo” troppo amaro. Un “rito di fine corso”, così viene chiamato in gergo, che però ha segnato la vita e la carriera di Giulia Schiff in modo indelebile.

Un rito iniziatico senza troppi convenevoli, fatto di frustate, botte, testate. Di certo non la immaginava così l’ Accademia la ventenne Giulia: la passione del volo nel sangue (il papà è pilota civile), un diploma dell’Istituto aeronautico e un piazzamento da cavallo di razza al concorso di ammissione in Accademia aeronautica per dieci AUC (allievi ufficiali di complemento): quarta su quasi duemila iscritti. Passano solo i primi dieci. Giulia va avanti e arriva la ciliegina sulla torta: la sergente si classifica “prima” al tirocinio.

Un successo tutto rosa.

In sostanza, Giulia è riuscita a conquistare il suo biglietto di sola andata per conseguire quel tanto agognato brevetto di volo di pilota militare, “fighter pilot”.

A quanto si evince dalla denuncia sporta dalla ragazza alla Procura di Roma, invece, la Scuola di Volo di Latina, tappa obbligata successiva al percorso in Accademia a Pozzuoli, glie ne avrebbe stampato uno di ritorno.

E che amaro ritorno: “Espulsa dall’Accademia per insufficiente attitudine militare”.

Un verdetto troppo pesante da sopportare per la pilota, di una fragile bellezza, ma dai muscoli d’acciaio e dal cuore combattivo adatto ad un fighter.

Lo sgradito “rito di iniziazione”

Proprio la scuola di latina avrebbe fatto da cornice all’insostenibile “battesimo del volo” di Giulia.

Episodi di nonnismo o un tipico rito di iniziazione sarà la procura a deciderlo. Sta di fatto che Giulia, dopo la prova di abilitazione del 7 aprile scorso, ne è uscita scossa. Un battesimo amaro che la pilota ha documentato con immagini e video in cui si sentono le sue urla “Mi fate male, mi fate male” prima di cedere alle lacrime.

La denuncia è arrivata sul tavolo di Elisabetta Trenta, donna e Ministro della Difesa, che ha immediatamente interrogato lo Stato Maggiore dell'Aeronautica a proposito della vicenda.

"È un fatto gravissimo, che sto seguendo con attenzione. C'e una indagine in corso e chi deve pagare, pagherà" – ha dichiarato la Ministra, ben vista all’interno del mondo militare e impegnata nel sostegno attivo verso i “suoi” ragazzi e ragazze che, con impegno e dedizione, difendono l’Italia.

Il nuovo video: Giulia da vittima a carnefice

Dopo le prime/ore di sconcerto a seguito della divulgazione della notizia, spunta adesso un nuovo video che ribalterebbe la vicenda. La diafana Giulia, infatti, viene ripresa mentre compie lei stessa gli stessi atti da lei denunciati su un collega, durante un battesimo del volo. Sorridente e munita di "strumenti rituali", adesso è proprio Giulia Jasmine Schiff a stare dalla parte dei carnefici.

La risposta sulla vicenda non tarda ad arrivare dall'avvocato della giovane pilota che dichiara come il nuovo video sia solo "Una vendetta di chi è stato accusato". Di fatto, però , il video esiste. Sempre secondo l'avvocato, quello di Giulia sarebbe stato "Un atteggiamento simulatorio per non incorrere nella denigrazione ed emarginazione dai propri colleghi" facendo intuire come la sergente abbia partecipato a questo rito di iniziazione al volo dalla parte dei carnefici per non essere emarginata lei stessa dal gruppo.

La vicenda che sembrava semplice, adesso si complica.