L'artificiere abusivo che con la sua condotta incauta ha quasi ucciso una donna è un appuntato dei carabinieri. Ne è convinto il gip del tribunale di Benevento che l'ha arrestato. Una scheggia di un razzo ha centrato in pieno petto Antonella Tuosto, 36enne di Benevento, mentre festeggiava il Capodanno a Sant'Agata dei Goti, paese della provincia sannitica. Nel bollettino dei feriti post San Silvestro, ancora troppo simile a un resoconto di una folle guerra anche se per fortuna quest'anno senza morti, spiccava per gravità il caso della donna colpita al torace e al polmone da schegge di un petardo, e per questo sottoposta a delicatissimi interventi chirurgici.

Per giorni ha lottato tra la vita e la morte, e solo lunedì scorso si è svegliata dal coma indotto. Nel frattempo, le indagini hanno fatto il loro corso e il responsabile, che in realtà era indagato dal 5 gennaio, è appena stato posto agli arresti domiciliari.

Ferita da un petardo a Capodanno, arrestato carabiniere

'Improvvisato, non convenzionale, micidiale e non classificato': secondo la procura di Benevento che ha appena terminato le indagini, aveva queste caratteristiche l'ordigno sparato da un appuntato dei carabinieri 46enne, mentre nella piazza di Sant'Agata dei Goti si festeggiava l'arrivo del nuovo anno.

L'artficiere abusivo sarebbe stato individuato grazie all'acquisizione delle immagini di una telecamera di un negozio della zona.

E dal video si è scoperto che si tratta di un rappresentante dell'Arma, un appuntato originario del posto che però vive e lavora altrove.

L'uomo era stato indagato subito dopo il grave episodio. Ora il gip del tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della procura che ha coordinato le indagini, ha posto il militare agli arresti domiciliari.

La misura cautelare si è resa necessaria per i gravi indizi di colpevolezza su di lui. Pesanti le accuse di cui deve rispondere: lesioni colpose gravi, detenzione e porto illegale di materiale esplosivo, accensione ed esplosioni pericolose con le aggravanti dei futili motivi e della minorata difesa, nonché violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione.

Mentre la notte di San Silvestro si trovava in piazza Trieste con la famiglia, il militare avrebbe fatto esplodere l'ordigno rudimentale che ha colpito Antonella Tuosto che pure stava festeggiando in una tensostruttura collocata sul luogo. Dalle indagini, l'ordigno sarebbe stato innescato a circa 8 metri dalla tensostruttura dove si trovava la vittima a sua volta distante 11 metri dal luogo della deflagrazione. L'esplosione del razzo aveva danneggiato la tensostruttura colpita in più punti. Ma le schegge avevano raggiunto Antonella Tuosto al torace e al polmone procurandole lesioni gravissime.

Tempo di sperare, risveglio dal coma indotto

Antonella Tuosto è subito soccorsa e trasportata all'ospedale Rummo di Benevento, dove è stata operata d'urgenza al polmone per estrarre il frammento lungo sette centimetri e per la ricostruzione toracica.

Da allora, è ricoverata in rianimazione.

Solo da qualche giorno i familiari e le persone vicine alla donna cominciano a tirare un respiro di sollievo e a ritrovare la speranza. Antonella si è risvegliata dal coma indotto e le sue condizioni sono in via di miglioramento, lento ma continuo. Ora inizierà per lei un lungo periodo di cure riabilitative.