Un tweet della Guardia Civil ha posto fine alle speranze: purtroppo il piccolo Julen è morto. I soccorritori sono riusciti a raggiungerlo quando ormai era troppo tardi, dopo 13 giorni di tentativi e scavi senza un attimo di tregua, nel pozzo dove il bambino è caduto lo scorso 13 gennaio a Totalan, una località nei pressi di Malaga. “Nonostante gli sforzi di tante persone non è stato possibile. #RIPJulen” ha scritto sul social la Guardia Civil nel messaggio di condoglianze ai genitori. Non appena è stato informato, il padre si è sentito male ed è stato subito soccorso dai medici presenti all’uscita del pozzo.

Anche il ministero dell’Interno spagnolo ha confermato il ritrovamento, in un messaggio di cordoglio in cui ha voluto anche ringraziare le forze dell’ordine, i minatori e tutti gli uomini impiegati in questa emergenza.

Vani gli immensi sforzi dei soccorritori

Dalle prime notizie – giunte in queste ore dalla Spagna e ribattute in tutto il mondo dai principali organi d’informazione – sembra che il corpo, ormai privo di vita, di Julen sia stato localizzato ad un livello di oltre cento metri sotto terra.

Secondo quanto riferisce El Pais, un agente della Guardia Civil poco prima del ritrovamento si è unito per ultimo al gruppo di soccorritori, dopo che gli specialisti della Brigada de Salvamento Minero sono riusciti ad aprire una galleria d’accesso, che si diramava da un pozzo ausiliare realizzato in questi giorni.

Particolarmente complicato è stato realizzare l’ultimo tratto, data la presenza di diverse grandi rocce che intralciavano i lavori: alla fine, pur di arrivare al bambino nel più breve tempo possibile, si è deciso di farle saltare con alcune piccole cariche esplosive.

Dopo il cordoglio, l’inchiesta sulle cause dell’incidente

Alla notizia della morte di Julen, nonostante l’ora, i social si sono già riempiti di messaggi di cordoglio e di vicinanza ai genitori.

La vicenda è stata particolarmente sentita in Italia, dove a molti ha ricordato quella di Alfredino Rampi, il bimbo di sei anni che morì tragicamente nel 1981, nonostante l’impegno dei soccorritori, dopo essere caduto in un pozzo lungo la via di Vermicino, nelle campagne di Frascati.

Ora bisognerà appurare le cause dell’incidente: la Guardia Civil dovrà capire come sia stato possibile che il bimbo di due anni sia finito nel pozzo.

Resta l’immenso dolore del padre e della madre di Julen, José Roselló e Victoria García, una famiglia che vive a Malaga nel quartiere di El Palo, situato proprio ai piedi della montagna in cui si trova Totalan. I due stanno vivendo un nuovo immenso dolore: già nel 2017 era tragicamente venuto a mancare un altro figlio, Oliver, di tre anni, che si era accasciato improvvisamente mentre camminava con loro sulla spiaggia.