Negli ultimi giorni ci sono state molte novità nel caso giudiziario di Tekashi 6ix9ine, tante infatti le news che stanno occupando le pagine dei magazine che oltreoceano seguono con attenzione maniacale ogni minimo sviluppo dell'indagine. Non a caso Complex, magazine di riferimento per i giovani americani, ha parlato di 'Wild day', in riferimento alla giornata di ieri nell'ambito della vicenda giudiziaria dell'artista classe 1996.

La Rap star americana, detenuta ormai da mesi nel carcere federale di New York, si è guadagnata la disistima di molti oltreoceano: artisti, addetti ai lavori del music business, ex supporter, hanno infatti in più casi manifestato pubblicamente il loro sdegno, affibbiandogli soprannomi come Rat9 o Snitch9 – ovvero crasi del suo nome d'arte con le parole 'topo' e 'infame' – dopo la decisione maturata dall'artista di collaborare con la giustizia, facendo quindi molti nomi, nella speranza di ottenere uno sconto di pena, dato che al momento rischia ben 47 anni di carcere.

Le imputazioni a suo carico sono infatti gravissime, si va dallo spaccio di droghe pesanti alla rapina a mano armata, passando addirittura per il tentato omicidio, fortunatamente fallito, dell'odiato collega Chief Keef, che il rapper avrebbe commissionato ma non eseguito. Ma non finisce qui, perché la rap star newyorchese di origine messicana e portoricana dovrà rispondere anche per detenzione illegale di armi, affiliazione a gang criminali, racket, estorsione, minacce e altro.

Gli ultimi aggiornamenti: il ritorno di Lance Lazzaro e la confessione di Shotti

A catturare l'attenzione negli ultimi giorni è stata inizialmente quella che i media hanno definito come una 'piccola vittoria' per il rapper, che a breve potrà di nuovo contare sull'assistenza del suo avvocato di fiducia, Lance Lazzaro, precedentemente escluso dal caso per un presunto conflitto di interessi.

Successivamente, a far discutere ancor di più i tantissimi utenti che seguono la vicenda sono state due notizie relative a Shotti, ex manager ed ex amico di 6ix9ine, affiliato alla sua stessa organizzazione, imputato nella medesima inchiesta, la cui posizione si sarebbe aggravata proprio in seguito alla confessione di Tekashi 6ix9ine.

In primo luogo la notizia della sua confessione, relativa a due capi d'imputazione, da cui potrebbero scaturire diversi scenari giudiziari: non è infatti dato sapere al momento se il manager confermerà, oppure, come in molti si aspettano, proverà a smentire la confessione del suo ex socio; in seconda battuta la diffusione online di alcune intercettazioni audio di una recente conversazione, avvenuta tra Kifano Jordan – questo il vero nome di Shotti – e DJ Pvnch.

La registrazione, durissima e intimidatoria nei confronti di 6ix9ine, sta confermando le sensatezza di quella che sembra essere la principale preoccupazione dei tanti che hanno ancora a cuore l'incolumità del rapper, sin dal giorno della sua confessione.

'Ha infranto ogni regola e ogni codice'

Collaborare con la giustizia in certi ambienti americani – quelli dove il rapper ha vissuto buona parte della sua esistenza – è infatti il peggiore e più infamante tra i 'crimini' contro le cosiddette regole della strada. Le parole di Shotti sembrano confermare che, qualora 6ix9ine dovesse effettivamente beneficiare di un maxi sconto di pena grazie alla sua confessione, la sua incolumità sarebbe in serio pericolo.

Queste alcune delle parole riferite da Shotti: "Questo ne**o ha infranto ogni codice e ogni regola, questo figlio di p..... Ha fatto la spia senza motivo. È un bastardo ratto ingrato. Ha spifferato tutto senza alcun motivo, si è fott..... il nome da solo".