Il Parco delle Cinque Terre si prepara ad affrontare la stagione estiva ormai alle porte. E, per gestire al meglio un numero sempre crescente di visitatori, ha deciso di introdurre una serie di divieti. Così, già dal 1° aprile, chi verrà "sorpreso" a camminare lungo i sentieri dell'area protetta con ciabatte, sandali, infradito o altre calzature non idonee, rischierà una sanzione che potrà arrivare fino a 2.500 euro.
Non solo mare
Le Cinque Terre (composte dai comuni di Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, e dalle frazioni di Manarola e Riomaggiore) con i loro antichi e suggestivi borghi di pescatori, sono una delle destinazioni più amate e frequentate della Liguria.
Molti visitatori pensano che quest'area - tra Punta Mesco e Punta di Montenero, in provincia di La Spezia - sia semplicemente una località di mare. In realtà, una volta allontanatisi dai porti affollati di barche per la pesca ed i saliscendi dei caruggi, c'è un nuovo ed affascinante mondo fatto di muretti a secco, vigneti terrazzati, boschi che nascondono ardue salite e sentieri che si snodano sulle colline a picco sul mare.
I divieti
Chi si addentra alla scoperta di questi luoghi, spesso e volentieri, lo fa senza preoccuparsi di avere l'equipaggiamento giusto. Il direttore del Parco nazionale delle Cinque terre, Patrizio Scarpellini, al quotidiano La Nazione ha fatto notare: "Chi viene da noi pensa di venire al mare.
Non si rende conto che, lasciando i centri abitati, ci si ritrova su sentieri che hanno le stesse caratteristiche di quelli di montagna. Così si incamminano perfino in ciabatte".
Una "leggerezza" questa, che ogni anno è motivo di incidenti e infortuni più o meno gravi. Inoltre s'innesca una complessa e costosa struttura di soccorso, in quanto - come ha ricordato Scarpellini - le operazioni di recupero spesso avvengono con l'elicottero.
Di conseguenza, già dal prossimo 1° aprile (e in vista dei ponti pasquali e primaverili) il Parco ha deciso di correre ai ripari e di introdurre una serie di divieti. Dunque, chi verrà sorpreso a passeggiare per i sentieri senza calzature idonee, sarà soggetto ad una multa che potrà variare dai 50 ai 2.500 euro.
Scarpellini ha spiegato che Il Parco e i Comuni di Monterosso, Vernazza e Riomaggiore stanno raggiungendo un accordo quadro al fine di ottimizzare la fruizione e la gestione della rete sentieristica e, sulla base dell'esperienza delle stagioni precedenti, si è deciso di vietare l'accesso a coloro che indossano calzature non adatte allo scopo, ossia quelle aperte o caratterizzate da suola liscia (come infradito, sandali o ciabatte).
Il dirigente del Parco, precisando che la sanzione introdotta è prevista dalla legge quadro sui Parchi, la numero 394/91, ha aggiunto che il provvedimento non è una vessazione nei confronti di visitatori e turisti, ma una norma volta a tutelare la loro stessa sicurezza.