La Polizia Locale di Roma Capitale ha dato seguito alla stretta annunciata nelle scorse settimane sul rispetto delle disposizioni contenute nell'articolo 173 del Codice della Strada e delle nuove regole in tema di sigarette alla guida dettate anche da governi precedenti all'attuale maggioranza M5S - Lega. Dalla giornata del 21 febbraio a Roma sulla Via Flaminia sono infatti cominciate a fioccare le multe per gli automobilisti sorpresi a fumare mentre guidano.
Gli attuali divieti in vigore
In effetti, nel nostro Paese, in determinate circostanze, il divieto assoluto di fumare alla guida vige almeno dal 2 febbraio 2016, quando entrarono pienamente in vigore le disposizioni contenute nel Decreto cosiddetto "Green Economy".
A queste disposizioni, tuttora vigenti, l'attuale titolare del Ministero dei Trasporti e Infrastrutture, Danilo Toninelli, aveva presentato tutta una serie di nuove proposte integrative. Tra queste, un notevole inasprimento delle sanzioni per tutti gli automobilisti che utilizzano il cellulare mentre guidano e il divieto totale di fumo in qualsiasi circostanza mentre si è in macchina.
In merito al divieto di utilizzo del cellulare, lo scorso 20 febbraio il dirigente della Polstrada Sandro Puccia – in audizione davanti alla Commissione Trasporti della Camera – aveva proposto l'introduzione di una norma che consentisse la sospensione e il ritiro della patente di guida già alla prima violazione da parte dell'automobilista.
Ma se queste, al momento, sono rimaste solo delle mere proposte occorre precisare che gli attuali divieti in vigore prevedono comunque multe molto salate. Per quanto riguarda l'uso del cellulare alla guida, in base a quanto disposto dall'articolo 173 del Codice della Strada, si può incorrere in una multa da 160 a 646 euro. Oltre all'eventuale sospensione e ritiro della patente da 1 a 3 mesi in caso di comportamenti reiterati.
Il divieto di fumo alla guida
Per quanto riguarda il divieto di fumare mentre si è alla guida dell'automobile occorre precisare che, attualmente, in Italia è assoluto solo nel caso che, nella stessa auto, oltre al conducente fumatore viaggino anche soggetti minori di 18 anni e donne in stato di gravidanza. Nel caso della presenza del solo minore, il conducente dei veicolo rischia una multa da 27,50 a 275 euro.
Mentre se con lui viaggiano dei soggetti minori di età inferiore ai 12 anni e donne in evidente stato interessante la multa può arrivare anche a 500 euro. L'intento della norma è sicuramente duplice. Salvaguardare la salute di queste categorie di persone più deboli e dissuadere gli altri dal fumare.
Per questo la Polizia Locale di Roma Capitale ha iniziato a far rispettare tali divieti in maniera molto più stringente. Anche se non è la prima volta che la Polizia Stradale cerca di trovare nuove forme di intervento e di dissuasione per incoraggiare uno stile di guida più corretto. Molti ricorderanno lo "street control", il sistema di telecamere montato sul tettino delle volanti per fotografare le automobili in doppia fila e fare in tempi brevissimi centinaia di multe.
Le proteste dei Consumatori
La nuova ondata di multe da parte della Polizia Locale di Roma ha fatto saltare sulla sedia le associazioni dei consumatori. In particolare, l'Unione Nazionale Consumatori, per bocca del suo Presidente Massimiliano Dona ha presentato un corposo dossier alla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati. Come mette in evidenza Dona, tale documento dimostra come le violazioni dell'articolo 173 del Codice della Strada, cioè l'utilizzo del cellulare mentre si guida, rappresentano meno dello 0,5% di tutte le multe elevate a livello nazionale. Ma, ovviamente, le multe, soprattutto nelle grandi città come Roma, sono un ottimo modo per rimpinguare le casse comunali. Nel 2018, infatti, solo a Roma ne sono state elevate quasi 80.000.