E' una brutta vicenda quella che arriva dalla Puglia, e precisamente dalla provincia di Lecce. Nelle scorse ore infatti si è diffusa la notizia che un prete, all'epoca dei fatti avvenuti negli anni '80, avrebbe abusato di un minore. Il sacerdote era rettore della chiesa Maria Santissima Addolorata di Trepuzzi, mentre adesso la presunta vittima degli abusi vive in Germania e si è rifatto una vita, con una moglie e dei figli. Nei giorni scorsi l'associazione Rete L'Abuso che si occupa proprio di tutelare le vittime di abusi sessuali all'interno della Chiesa Cattolica, ha diffuso una telefonata intercorsa tra la presunta vittima e il sacerdote.

Nella stessa si sente chiaramente il parroco che "confessa" quanto avvenuto e cerca di corrompere l'uomo. "Dammi il tuo codice Iban" - dice il prelato - "in modo che possa farti un regalo anche per il tuo matrimonio". Sia l'associazione che l'uomo hanno sporto denuncia per i fatti in questione.

Il sacerdote è stato allontanato

Attualmente, secondo quanto si apprende dalla testata giornalistica on-line, Lecce Prima, il religioso è stato allontanato dalla sua parrocchia, proprio per permettere una più serena indagine. Il sacerdote nella telefonata diffusa dall'associazione, invita anche la vittima a non pensare a quello che è accaduto, perché, a suo dire, i problemi nella vita li hanno avuti tutti.

A quel punto, poi, il prete invita l'uomo a rivolgersi addirittura all'arcivescovo metropolita di Lecce, Monsignor Michele Seccia. La denuncia avrebbe anche avuto ulteriori risvolti, in quanto altre vittime avrebbero denunciato gli abusi subiti dallo stesso sacerdote. Il bambino all'epoca aveva 9 anni.

Il vescovo Seccia: 'Avevo già preso provvedimenti'

Sulla vicenda è intervenuto immediatamente il vescovo Seccia che ha inviato una nota agli organi di stampa locali. Nella medesima si legge che lo stesso era stato già avvisato dell'accaduto all'indomani del suo insediamento, avvenuto nel dicembre del 2017. L'alto prelato aveva già adottato misure severe nei confronti del religioso.

Proprio l'arcivescovo Seccia, infatti, ha intrapreso provvedimenti rigidi per combattere la pedofilia all'interno della sua diocesi. Per cui il presule avvisa chiunque tenti di insinuare il sospetto che si sia tentato in qualche modo di coprire eventuali abusi: la Curia si riserverà di avviare tutte le procedure legali del caso nei confronti di costoro.