Un nuovo caso di "cyberbullismo" si è registrato in una scuola media di Lodi, in Lombardia. Il caso è scoppiato venerdì mattina, quando a scuola è intervenuta la polizia per sequestrare i telefonini di alcuni ragazzi, dopo la segnalazione da parte del dirigente scolastico e di diversi insegnanti dell'Istituto che avevano ricevuto l’informazione a loro volta, da alcuni compagni di classe della vittima.

Una ragazzina di 13 anni, infatti, da diverse settimane veniva minacciata da un suo compagno di scuola di 15 anni, di cui si era invaghita. Il "cyberbullo" che aveva ricevuto per "gioco" dalla stessa ragazza, nelle settimane precedenti, tramite Whatsapp, alcune foto che la ritraevano in pose intime, ha iniziato a ricattarla ed a chiederne altre, minacciandola di diffonderle attraverso i social o, addirittura, di farle avere in forma anonima ai genitori.

"Mandami altre foto osè, altrimenti le invio ai tuoi genitori", le ripeteva infatti tutti i giorni, sia dal vivo che tramite sms.

La vittima aveva progettato il suicidio

A causa della vergogna ed in preda alla paura, la ragazza aveva meditato di togliersi la vita. Per fortuna è stata salvata da un'insegnante della scuola e da alcuni suoi compagni. La vittima, infatti, prima di mettere in atto il suo tragico piano, aveva scritto un bigliettino che aveva consegnato alla sua professoressa, dove le raccontava l'accaduto e dove salutava tutti e chiedeva scusa ai propri genitori: l'insegnante, dopo aver preso visione di questo tremendo biglietto, è corsa a salvare la ragazzina.

La studentessa sotto choc, poche ore dopo, ha avuto un malore in classe: è infatti svenuta e per questo è stata trasportata all'Ospedale Maggiore di Lodi, dove è stata ricoverata.

Per il bullo è invece scattata una denuncia per estorsione e per la diffusione di materiale pedopornografico: proprio per intimorire ancora di più la vittima e dimostrarle che non scherzava, infatti, aveva già inviato, ad alcuni suoi amici e compagni di scuola e non solo, alcuni di questi scatti.

La preside amareggiata per l'accaduto: 'Non ci aspettavamo situazioni del genere'

La preside della scuola, Stefania Menin, ha spiegato che la ragazzina è ora in osservazione dopo il grave choc subito e che grazie all'aiuto dei medici, nei prossimi giorni, verrà definita una linea di comportamento da tenere, non appena la studentessa verrà dimessa.

Inoltre, la dirigente scolastica si è mostrata preoccupata e meravigliata per quanto accaduto all'interno della sua scuola: ha infatti sottolineato che, proprio all'interno dell’Istituto, da circa un anno erano stati avviati numerosi progetti e corsi per sensibilizzare i giovani contro il fenomeno del cyberbullismo, ormai sempre più diffuso, facendo conoscere loro i numerosi pericoli del web. "Una piaga sociale che era stata duramente ammonita dalla scuola: una situazione del genere non ce la saremmo mai aspettata", ha infatti dichiarato, amareggiata, Stefania Menin.