Ormai ci siamo. Domani, mercoledì 6 marzo, Poste e Caf potranno cominciare a raccogliere le domande per ottenere il reddito di cittadinanza. Tutto è pronto? Forse. Si teme, infatti, che i possibili beneficiari prendano d'assalto gli sportelli. E, nelle scorse ore, si rincorrono gli appelli: "Non venite tutti il primo giorno" perché, come ha ricordato anche il ministero del Lavoro dalla sua pagina istituzionale non esiste un criterio temporale per veder ammessa la domanda.

Sette gruppi in sette giorni

Gli oltre 12 mila uffici postali italiani intendono procedere ad acquisire le domande in ordine alfabetico e, per questo, nei giorni scorsi sono comparse locandine informative che, per una migliore gestione delle domande, invitano i richiedenti a presentare le domande in base al proprio cognome, In sette giorni, dunque, si gestiranno sette gruppi.

Domani, si partirà con i cognomi che hanno come iniziali le lettere A e B, giovedì toccherà alla lettera C, venerdì alle lettere D-E-F e via di seguito, fino a mercoledì 13 marzo, quando sarà il turno del "gruppo" S-Z. Le domande presentate in un giorno diverso da quello previsto dal calendario verranno comunque accettate.

Caf e sindacati vari, chiamati ad "alleggerire" il carico di lavoro delle Poste, seppure preoccupati dal possibile caos, invece, sembrano pronti ad accogliere tutti (ovviamente gratis, come stabilito dalla convenzione stipulata).

Ricordiamo che sarà possibile presentare la richiesta per il reddito di cittadinanza anche online, sul portale dedicato, utilizzando le credenziali Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale).

Inps: risposte dal 15 aprile

L'Inps, nei giorni scorsi, ha comunicato che già dal prossimo 15 aprile, in anticipo rispetto quanto precedentemente programmato, riuscirà a trasmettere alle Poste il flusso degli ordinativi di accreditamento sulle card del reddito di cittadinanza. Sempre il 15 aprile verrà comunicato se la domanda è stata accolta o respinta.

In una nota, l'istituto di previdenza, dopo aver precisato che sono state predisposte tutte le procedure informatiche che permetteranno la ricezione delle domande, ha dichiarato: "L'Inps è pronto". L'ente, inoltre, ha ricordato che, dopo aver predisposto una dichiarazione sostitutiva unica (DSU) finalizzata ad ottenere il rilascio di ISEE, sarà possibile presentare la domanda per il reddito e per la pensione di cittadinanza, utilizzando l'apposito modulo predisposto (scaricabile anche dal portale istituzionale). Alla domanda non dovrà essere allegata nessun altro documento in quanto l'attestazione ISEE, verrà abbinata, direttamente dall'Inps, in modalità telematica.