Il Reddito di cittadinanza è realtà, il governo ha dato il via alle richieste tramite Poste Italiane e tramite i Caf. Sono già arrivate a migliaia le domande di accesso al sussidio, tra loro ci sono anche quelle presentate da capifamiglia dei Casamonica e degli Spada: famiglie rom stanziate a Roma conosciute alle cronache per vari crimini, tra cui l'associazione mafiosa.

Reddito di cittadinanza, domanda dagli Spada

Ultimamente si è parlato molto di queste due famiglie rom: degli Spada a seguito della testata di Roberto Spada al giornalista di Nemo, dei Casamonica in merito ai sequestri delle ville milionarie alla Romanina.

Nomi eccellenti che, una volta effettuate le opportune verifiche economiche (giacenze medie, entrate e uscite e varie proprietà), potranno anche loro accedere al Reddito di cittadinanza e altri aiuti sociali. La misura economica voluta dai 5 Stelle per combattere la povertà è stata studiata per i poveri, ovvero coloro che non superano alcuni bassi limiti di reddito annuo.

I Casamonica e gli Spada, sicuramente, poveri non sono anche se risultano tali ufficialmente. Le due famiglie godono di patrimoni importanti, in particolare i Casamonica, anche se recentemente molte proprietà sono state aggredite grazie alle indagini della Procura di Roma. Giusto per fare un esempio, Giuseppe Casamonica, nel villino sequestrato a Porta Furba aveva parcheggiate 15 supercar (tra cui una Ferrari) e 3 milioni di euro in contanti.

Giuseppe Casamonica, con i suoi fratelli, rifornivano anche di cocaina molti locali della movida romana. Gli Spada invece, secondo le ultime inchieste giudiziarie, avevano il potere su Ostia dove gestivano il racket delle case popolari, oltre a usura ed estorsioni.

Secondo quanto riportato da Il Messaggero, nei giorni scorsi, almeno tre nuclei della famiglia Spada si sono recati in uno dei Caf di Ostia per compilare il modello Isee e chiedere il Reddito di Cittadinanza.

I Casamonica, invece, hanno fatto richiesta di casa popolare.

La reazione di Luigi Di Maio

Luigi Di Maio appresa la notizia degli Spada ha subito promesso controlli e verifiche, "chi fa parte del clan Spada non prenderà un solo euro" ha dichiarato il vicepremier. Di tutta risposta, l'avvocato della famiglia Spada, ha dichiarato: "Chi porta un cognome non può essere criminalizzato, non è una condanna". Il Caf di Ostia che ha accolto la domanda, invece, ha fatto sapere che se il richiedente è pregiudicato ma ha i requisiti potrà comunque accedere al sussidio.