Il tribunale del riesame ha disposto la scarcerazione del terzo giovane indagato per lo stupro alla ventiquattrenne nella stazione della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano a inizio marzo.

La ragazza di Portici ha raccontato che tre giovani tra i 18 e i 20 anni avrebbero abusato di lei nell'ascensore della stazione ed ha aggiunto che i ragazzi avevano già tentato di approfittare di lei tre settimane prima dopo la presentazione da parte di un amico in comune. A inizio marzo, poi, i tre, con il pretesto di chiedere scusa alla donna per il fatto accaduto giorni prima, l'avrebbero invitata con insistenza ad allontanarsi con loro per fumare ma l'avrebbero, invece, spinta violentemente in ascensore dove si sarebbe consumato l'abuso.

Le indagini, l'arresto, la scarcerazione e le parole della 24enne

La ricerca dei colpevoli è partita subito dopo il racconto della ragazza e si è conclusa, dapprima, con l'arresto dei tre giovani presunti componenti del branco e colpevoli della violenza. La 24enne era stata trovata seduta su una panchina della stazione, sotto shock e con i vestiti strappati.

La vicenda sembrava conclusa con la giusta punizione per i tre stupratori ma, giorno dopo giorno, il giudice ha deciso la loro scarcerazione ed il ritorno alla libertà. Il terzo ed ultimo presunto stupratore è stato liberato oggi, giovedì 4 aprile. Il tribunale del riesame ha depositato le motivazione di tale decisione e, da queste, si desume che la ragazza non avrebbe detto la verità e che questo è confermato dalla visione delle telecamere di videosorveglianza.

I giudici spiegano che le immagini della telecamera riprendono una situazione di assoluta normalità dopo l'uscita dei quattro dall'ascensore e la situazione non appare quella di un post stupro: ragazza composta nel vestiario, cellulare in mano, borsa perfettamente a tracolla, tranquilla e non traumatizzata. Il Tribunale specifica, poi, che le immagini non fanno neanche pensare a un rapporto consenziente che si possa essere trasformato in stupro solo nel corso dello stesso e confermano che la ragazza è scoppiata in una crisi di pianto solo mezz'ora dopo la presunta violenza.

La vittima (o presunta tale) di questa triste storia ha raccontato la sua versione anche in tv al microfono di Bruno Vespa durante la trasmissione 'Porta a porta' dicendo che aveva già conosciuto i tre e che da subito loro avevano tentato di imporre la loro supremazia su di lei con ricatti ed intimidazioni. Il dettaglio più sconvolgente che emerge dal racconto è il fatto che i ragazzi, durante la violenza, ridevano e scherzavano tra loro come se non si rendessero conto di quello che stavano facendo. La ragazza ribadisce, poi, in tv che aveva chiesto più volte di smetterla e smentisce, quindi, l'ipotesi che potesse essere un rapporto consenziente.