L'idea che un governo formato da Lega e Movimento Cinque Stelle possa reggere a lungo è sempre stata vista con un certo scetticismo da tanti opinionisti della scena politica e non solo. L'attuale maggioranza, formata da due forze politiche fortemente eterogenee, si regge su un contratto che detta le linee guida della strategia messa in atto dall'esecutivo di Giuseppe Conte. Al momento i propositi espressi da Di Maio e Salvini sono quelli di andare avanti per cinque anni, ma di fronte alle parole che si dicono accade spesso che possano palesarsi esigenze politiche di natura differente.

A rivelarle sono analisti della scena politica italiana come Bruno Vespa che, in un suo editoriale pubblicato da Il Giorno e ripreso dall'edizione online di Libero, non ha particolari problemi nell'esporsi riguardo al futuro dell'esecutivo. Secondo il conduttore di "Porta a Porta" l'esecutivo avrebbe un destino segnato, un traguardo abbastanza vicino, rappresentato dalle elezioni europee.

Lo scontro non è programmatico

Più voltenel corso di questi mesi è emersa la diversa natura politica di Lega e Movimento 5 Stelle. L'unico vero tema dove c'è stata convergenza assoluta è stato il superamento della Legge Fornero attraverso l'introduzione di Quota 100, per il resto spesso non sono mancate le stilettate tra una parte e l'altra in merito ai temi più disparati: dalla riforma della giustizia alle norme in tema di legittima difesa.

L'eccellente rapporto personale tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, mai nascosto tra i due, ha rappresentato il collante nei momenti più difficili. Ma, attenzione, secondo quando rivela Vespa l'eventuale caduta del governo non sarebbe destinata a dipendere da frizioni in merito alle scelte programmatiche, ma a esigenze dettate dal momento politico.

Salvini vola, ma c'è timore per ila rimonta del PD

Il Movimento 5 Stelle, secondo Vespa, potrebbe essere in difficoltà. Un'idea che nasce dalla fatica che Appendino e Raggi, tra le figure di spicco del Movimento, stanno facendo nell'amministrare Torino e Roma; ma i problemi maggiori parrebbero venire da ciò che dicono i sondaggi.

"Di Maio - scrive il conduttore di Porta a Porta - sta giocando una nuova partita". Sulla Tav, sempre secondo si quanto legge nell'editoriale, i grillini avrebbero già perso e hanno l'obbligo di confidare nel successo del reddito di cittadinanza. Il tutto mentre i sondaggi raccontano come Salvini rischia di creare una voragine tra sé e i grillini; inoltre c'è da evitare l'eventuale rimonta di Zingaretti con il Pd. "Di qui - prevede Vespa - al 26 maggio la collegialità di governo andrà perciò spegnendosi in favore di singole iniziative elettorali. Ma difficilmente riprenderà il 27 perché un'altra campagna elettorale sarà iniziata. Per le Elezioni politiche".