Svolta nel giallo della morte di Lucia Benedetto, la donna ritrovata priva di vita nel soggiorno della propria abitazione dal marito, lo scorso martedì, a Sesto San Giovanni, nell’hinterland di Milano. Dopo nemmeno 24 ore dalla macabra scoperta, i carabinieri sono riusciti a rintracciare il figlio della donna, Corrado Badagliacca, di 21 anni. Il ragazzo era sparito nel nulla da un giorno. Infatti, secondo quanto rivela il Corriere della Sera, alcuni testimoni l’avrebbero visto uscire di casa circa un’ora prima della scoperta dell’assassinio. A quanto pare era scappato in bici lasciando nell’appartamento di via Sicilia i soldi ed il cellulare.
Poco dopo le 15 di mercoledì i militari dell’Arma lo hanno avvistato mentre camminava in via Avogadro a Cinisello Balsamo.
Un giovane incensurato, ma con problemi comportamentali
Alla vista dell’auto dei carabinieri il ragazzo avrebbe tentato la fuga, ma è stato bloccato dopo aver anche cercato di far resistenza. Nei suoi confronti il pubblico ministero Alessandro Pepé, della procura di Monza, aveva emesso un fermo per omicidio volontario. Una volta appurato che non si trattava di un caso di suicidio, i sospetti per il misterioso delitto erano subito ricaduti sul 21enne che negli ultimi tempi aveva manifestato dei problemi comportamentali. Questi suoi disagi preoccupavano non poco i genitori che stavano insistendo perché si recasse da uno psicologo.
Al momento non è possibile ricostruire quanto accaduto in casa. Corrado, che non ha un lavoro ed è incensurato, non sarebbe in grado di sostenere un interrogatorio.
L’assassino avrebbe usato un levatorsoli
Martedì, verso le 18:30, il marito della vittima, un 55enne che fa il barelliere in un ospedale milanese, è rientrato a casa ed ha ritrovato la donna riversa a terra in soggiorno.
Subito l’uomo ha chiamato i soccorsi, ma non c’è stato nulla da fare. I carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni e del Nucleo investigativo di Monza, accorsi sul posto, hanno notato come Lucia Benedetto presentasse diverse ferite sul tutto il corpo. Mentre un taglio sulla gola era molto profondo, tanto da averne presumibilmente causato la morte, altri piccoli segni indicavano che l’assassino aveva infierito sul corpo con oggetto appuntito.
Gli inquirenti hanno trovato nel bagno dell’abitazione, sporco di sangue, un utensile da cucina, un levatorsoli, che probabilmente è stato utilizzato per colpire ripetutamente la vittima.
La mancanza di effrazioni sulla porta dell’abitazione, che a quanto pare era stata anche chiusa dall’esterno, aveva subito fatto indirizzare i sospetti sul figlio della 49enne. Il marito di Lucia Benedetto è stato interrogato a lungo dagli inquirenti, risultando del tutto estraneo ai fatti. Tuttavia l’uomo non ha saputo dare una risposta alla scomparsa di Corrado.
Nelle prossime ore, anche grazie ai risultati dell’autopsia, chi indaga sul caso spera di far luce sui tanti punti ancora poco chiari della vicenda per poter ricostruire quello che è davvero accaduto nell’appartamento.