Non è sicuramente una notizia piacevole quella che arriva da Foggia, dove due carabinieri (di cui per motivi di deontologia professionale non riporteremo le generalità), secondo quanto si apprende dalla stampa locale e nazionale, avrebbero rivolto parole poco piacevoli nei confronti dei giornalisti della testata giornalistica locale on-line, L'Immediato. I militari, uno in servizio e l'altro in congedo, avrebbero criticato un articolo apparso sulla testata, il quale riferiva sugli uomini dello Stato che, sui social, negano l'esistenza della mafia, in una terra dove la criminalità organizzata è piuttosto attiva.

In particolare, secondo quanto riferisce l'agenzia Ansa, nella giornata del 2 aprile scorso, uno dei due militari, quello in congedo per la precisione, aveva commentato la notizia di una lite tra pregiudicati avvenuta a Mattinata. Nel testo del commento si leggeva, in sostanza, che l'articolo fosse stato scritto da giornalisti poco seri, i quali, a detta dell'autore del commento, "vedono la mafia dappertutto". Il militare quindi apostrofava così i cronisti: 'siete una m...'

L'Arma di Foggia: 'Stiamo valutando provvedimenti'

La risposta del comando provinciale dei Carabinieri di Foggia non si è fatta attendere, e dal capoluogo dauno spiegano che si stanno valutando dei provvedimenti nei confronti dei due militari.

Non ci si aspetterebbe mai che degli uomini dello Stato usino certe parole nei confronti dei giornalisti. Le Forze dell'Ordine sono infatti impegnate quotidianamente nella lotta contro la malavita, specialmente a Foggia, dove in questi ultimi tempi si sta verificando un'escalation di episodi criminosi, dovuti proprio, pare, alla presenza di alcuni sodalizi ritenuti di stampo mafioso.

Proprio uno dei due agenti, secondo quanto riferiscono i colleghi de L'Immediato, avrebbe prestato servizio presso il comando di Monte Sant'Angelo, comune quest'ultimo sciolto per mafia nel 2015, e che negli ultimi mesi è stato teatro di intimidazioni ai danni di alcuni amministratori locali. Qualche tempo fa infatti, un teschio umano venne inviato all'attuale sindaco e ad un assessore.

Addirittura le porte degli uffici comunali furono incendiate dopo che ci fu un corteo antimafia.

Uno degli agenti sarebbe figlio di pregiudicato

Inoltre, sempre secondo quanto riferiscono i media locali, il carabiniere attualmente in servizio presso il Corpo Forestale di Vieste (altra città al centro della cronaca per episodi legati alla criminalità organizzata), sarebbe addirittura figlio di un pregiudicato. Proprio quest'ultimo avrebbe detto che gli articoli scritti dai giornalisti erano falsi. "Talmente falsi" - spiegano dalla redazione dell'Immediato - "che alla fine lo stesso comune di Mattinata è stato sciolto per mafia e attualmente è commissariato". Sicuramente, nelle prossime ore, o al massimo nei prossimi giorni, su questa spiacevole vicenda ci saranno ulteriori aggiornamenti.