Potrebbe essere stato un cortocircuito a scatenare l'inferno a Notre-Dame lunedì sera. A riferirlo sono le fonti francesi, che informano di come il rogo potrebbe essere partito da un montacarichi, andato appunto in corto. Questa notizia quindi confermerebbe quanto supposto dal procuratore Rèmi Heitz, che con i suoi colleghi sta seguendo la pista dell'incidente. In un primo momento si era ipotizzato che l'incendio fosse stato di natura dolosa, ma in breve tempo quest'ipotesi è stata scartata. Con il passare dei giorni stanno emergendo tantissimi altri particolari su quanto accaduto a Parigi, soprattutto per quanto riguarda l'intervento dei soccorsi, arrivati soltanto al secondo avviso.

Anche questo ritardo oggi trova un giustificazione, e soprattutto un responsabile: pare ci sia stato infatti un bug informatico. Gli inquirenti hanno proceduto ad ascoltare nelle scorse ore alcuni operai del cantiere, e anche due agenti della sicurezza, i quali hanno dichiarato che il focolaio è stato localizzato proprio alla base della guglia. La stessa, come ben si sa, è crollata.

Gli ascensori

Il cantiere di Notre-Dame, secondo quanto riferisce la testata giornalistica Leggo, che cita fonti locali, era dotato al momento del dramma di due ascensori, mentre il terzo sarebbe stato ancora in fase di costruzione. Fanno ancora impressione le immagini della grande guglia che crolla e si sfracella sul tetto sottostante, facendo cedere anche parte delle volte della cattedrale.

Fortunatamente all'interno dell'edificio religioso non ci sono stati moltissimi danni, già nei momenti successivi allo spegnimento del rogo i pompieri sono entrati al suoi interno, constatando come tutto lo "scheletro" di pietra della cattedrale avesse resistito in maniera eccellente. Il portavoce dei Vigili del Fuoco di Parigi, Philippe Demay, in una conferenza stampa ha dichiarato che se non ci fosse stato il loro intervento probabilmente sarebbero potute crollate anche le due torri, e definisce questo "una certezza".

Demay ha sottolineato di come sia stato il suo intervento più grande da quando presta servizio, mai infatti la maggior parte dei pompieri della Capitale francese si era trovato difronte ad un dramma di simili proporzioni. Ricordiamo, per dovere di cronaca e completezza di informazione, che l'incendio non ha causato ne morti e ne feriti tra i turisti, solo un pompiere sarebbe stato ustionato gravemente durante le operazioni atte ad arginare il rogo.

Rischio crolli

L'emergenza comunque non è passata ancora del tutto, in quanto si teme che possano esserci altri crolli sia all'interno ma soprattutto all'esterno dell'edificio. In particolare a rischio sarebbero i frontoni triangolari su entrambi i lati della cattedrale. Questi ultimi infatti, prima del rogo sostenevano il tetto e adesso sono esposti alle intemperie, come il vento ad esempio, che rappresenta il pericolo principale. Il resto della struttura sarebbe intatto. Non è escluso che i frontoni si eliminino in via del tutto precauzionale, in quanto se dovessero crollare potrebbero causare danni al bellissimo rosone che si trova proprio sotto di loro. Le vetrate della cattedrale pare che non abbiano subito grossi danni e siano rimaste miracolosamente intatte, così come anche il prezioso organo in legno che si trova al suo interno.