Nel tardo pomeriggio di ieri, la Cattedrale di Notre-Dame è andata a fuoco. In seguito al triste episodio, alcuni utenti italiani hanno preso di mira sui social network il giornale satirico Charlie Hebdo.
Dopo aver appreso del rogo che si è abbattuto sulla chiesa parigina, diversi internauti hanno scritto dei commenti al vetriolo nei confronti del periodico transalpino. In molti, infatti, non hanno dimenticato le vignette pubblicate dal giornale dopo le tragedie italiane del terremoto di Amatrice, dell'Hotel Rigopiano e del crollo del Ponte Morandi a Genova, anche se l'intento dei vignettisti non era quello di deridere le vittime, ma di porre l'accento sulle lacune del sistema politico italiano.
Questo humor però non è stato apprezzato da alcuni utenti dei social network, i quali nel momento in cui si è verificato l'incendio a Notre-Dame non hanno perso occasione per puntare il dito contro Charlie Hebdo.
Charlie Hebdo pubblica la vignetta sull'incendio: polemiche sui social
A poche ore di distanza dal rogo che ha parzialmente distrutto la Cattedrale di Notre-Dame, Charlie Hebdo ha pubblicato una vignetta: l'immagine firmata da Riss ritrae su uno sfondo rosso il volto del presidente francese Emmanuel Macron recante sul capo le torri della chiesa avvolte dalle fiamme. La frase che accompagna l'illustrazione, "Je commence par la charpente" ("Inizio dalla struttura"), è un chiaro riferimento alle riforme che in questi giorni dovevano essere discusse e approvate.
In pochi minuti, gli account ufficiali del giornale satirico sono stati presi di mira da alcuni follower di nazionalità italiana. In molti avevano già annunciato che stavano attendendo con ansia la copertina del periodico sull'incendio di Notre-Dame, tacciando la rivista di cattivo gusto subito dopo aver visto la vignetta. Allo stesso tempo, però, altri internauti hanno apprezzato la coerenza del giornale che non ha rinunciato al suo stile pur trattandosi di una triste vicenda avvenuta in Francia.
Infine c'è stato anche chi ha definito esagerato fare delle battute e ridere su un avvenimento del genere: "Capisco le battute per Charlie Hebdo che infieriva durante le nostre disgrazie, ma gioire di un patrimonio dell’umanità andato distrutto non lo capisco".
Vittorio Sgarbi: 'Tutto è riparabile'
Vittorio Sgarbi, intervenuto a "Quarta Repubblica", ha espresso il suo parere sull'incendio verificatosi a Notre-Dame.
Secondo il critico d'arte, l'azione dei vigili del fuoco è stata tempestiva ed efficace, e per questo motivo i danni non stati ingenti. Inoltre ha ricordato che la guglia crollata risale al 1870, dunque può essere tranquillamente ricostruita.
Allo stesso tempo, il sindaco di Sutri ha fatto notare come, a differenza di quanto accaduto a Parigi, il crollo della cattedrale di Noto sia stato ben più grave ma, nonostante ciò, nel giro di 10 anni è stata ristrutturata. Quando gli è stato fatto notare che il rogo ha comunque avuto un pesante imbatto simbolico non solo sui francesi ma su tutta l'opinione pubblica, Sgarbi ha provocatoriamente replicato: "Basta retorica, bisogna distinguere tra le opere d'arte e le cartoline".