I medici le avevano diagnosticato problemi di Salute mentale e invece, a soli 32 anni, Veronica Costantini, sposata e madre di due figlie, è stata stroncata da un herpes encefalitico. Pescara, città che ha dato i natali alla giovane donna, è sconvolta dopo quanto è accaduto alla sua concittadina. La vicenda è arrivata sul tavolo del ministro della Salute, Giulia Grillo, che ha inviato ispettori presso l'ospedale cittadino, mentre la magistratura sta indagando su un possibile caso di malasanità.

Veronica Costantini, dal malore alla morte in pochi giorni

Veronica Costantini era mamma di due bambine, Benedetta, di nove anni, e Cecilia di tre, e lavorava entusiasticamente per una community che vende prodotti dimagranti e integratori alimentari sul web. Lo scorso 1 aprile si è sentita male e, con un ambulanza del 118, è stata portata da Montesilvano, dove abitava con il marito e le figlie, all'ospedale Santo Spirito di Pescara. A distanza di poche ore è stata dimessa, ma dopo qualche giorno si è sentita ancora male: il quattro aprile è stata nuovamete ricoverata, prima nel reparto di Malattie infettive, poi in quello di Neuropsichiatria: i sintomi della giovane donna, quali stato confusionale e mal di testa, sono stati scambiati quali segnali di problemi mentali, anche a seguito di una crisi epilettica.

Il 6 aprile, dopo essere stata trasferita in Rianimazione, il suo cuore ha cessato di battere.

L'autopsia, disposta dal pm Andrea Papalia ed eseguita dal medico legale Cristian D’Ovidio, ha accertato che Veronica Costantini è deceduta per edema cerebrale massivo provocato da encefalite da herpes simplex di tipo 1: si tratta di un'infezione cerebrale dovuta al comune virus dell'herpes labiale.

In ospedale non le sarebbe stata subito diagnosticata l'encefalite. Durante l'esame autoptico, è stato prelevato del liquido cefalorachidiano e sono stati fatti prelievi per accertare l'entità dell'infezione e capire se la mamma di Pescara avrebbe potuto salvarsi se la diagnosi fosse stata tempestiva. I risultati di questi specifici accertamenti peritali non arriveranno prima di 60 giorni.

Indagini su più fronti, i familiari vogliono conoscere la verità

La famiglia della donna, tramite il legale di fiducia, Anthony Ernest Aliano, ha presentato un esposto in Procura per conoscere la verità sulla tragedia di Veronica: è stato aperto un fascicolo a carico di quattro medici indagati per omicidio colposo. Il marito Lorenzo Grilli e i genitori Alvaro e Monica, convinti che con una corretta diagnosi, facilmente riscontrabile, Veronica ora sarebbe viva, chiedono giustizia. In particolare la mamma, Monica Rapagnetta, infermiera specializzata, in pensione dopo più di 40 anni di esperienza nel reparto di terapia intensiva neonatale, che da subito si era accorta del malore della figlia, contesta il ricovero della figlia in Neuropsichatria dal momento che manifestava tipici sintomi di problemi di carattere encefalico.

Nicoletta Verì, assessore alla Salute della Regione Abruzzo, ha attivato il Servizio Ispettivo del Dipartimento Salute e Welfare della Regione per acquisire ulteriori elementi su quanto accaduto. Il caso ha mobilitato il ministro della Salute, Giulia Grillo, che ha inviato ispettori per accertare se carenze organizzative abbiano determinato la morte della donna. Con gli ispettori del ministero, ad indagare sul tragico caso ci sono esperti dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali e dell'Istituto Superiore di Sanità, e carabinieri del Nas.

Herpes, virus 'dormiente'

Il virus dell'herpes può manifestarsi con sintomi quali stato confusionale, mal di testa, convulsioni: gli stessi che presentava Veronica.

Se non diagnosticato in tempo, può portare a gravi conseguenze e alla morte, come purtropo è successo alla giovane mamma di Pescara.

Il classico herpes al labbro può raggiungere il cervello muovendosi nel corpo attraverso i nervi e intaccando l’encefalo. Pur essendo l'herpes cerebrale molto raro, può essere mortale: ragione per cui, non va sottovalutato neanche un comune herpes labiale. Il virus herpes simplex che provoca l'infezione, è 'dormiente': una volta inoculato, in casi di forte stress o deficienza immunitaria, si riattiva attraverso i nervi e può provocare varicella, stomatite aftosa, herpes labiale, genitale o cerebrale.