Sassi e uova contro un giovane rider indiano di ritorno a casa in bici con la fidanzata dopo una lunga e faticosa giornata. Questa è la denuncia resa pubblica dalla pagina Facebook 'Riders Union Roma', filiale capitolina del sindacato autorganizzato che unisce i lavoratori che consegnano cibo a domicilio per conto di multinazionali, e che negli ultimi mesi ha organizzato scioperi e denunciato condizioni di lavoro impossibili. L'episodio risale alla notte dello scorso 29 aprile ed è accaduto a Torre Angela, periferia est di Roma.

Dopo che a Torre Maura, qualche settimana fa, c'erano state proteste razziste contro l'arrivo di 60 rom, poi trasferiti altrove, sempre nella periferia est romana, è quindi accaduto questo episodio a Nishanth Bejjanki, 22 anni, che è stato accerchiato e vessato da un gruppetto di bulli.

Questa è la prima aggressione a un 'ciclofattorino'.

Riders Union Roma: 'Neanche i primati si tirano i sassi'

Vessati, sottopagati, ora anche aggrediti. Il sindacato autorganizzato dei fattorini, che a Roma e in altre città sfrecciano pedalando per portare cibo a domicilio a tutte le ore del giorno e della notte, ha denunciato con un post sulla propria pagina Facebook intitolata 'Neanche i primati si tirano sassi', quanto accaduto a uno di loro. Si tratta di Nishanth Bejjanki, un giovane indiano che insieme alla fidanzata, anche lei rider, stava tornando a casa concluse le consegne di un'interminabile giornata. Pedalando percorrevano via Torraccio di Torrenova, a Torre Angela, periferia est di Roma, quando sono stati attaccati da un gruppo di circa sei adolescenti che al loro passaggio gli hanno tirato addosso sassi e poi uova.

Un gesto che secondo il sindacato sarebbe premeditato, in quanto li hanno seguiti in motorino. Il ragazzo, da pochi mesi a Roma per motivi di studio, si era adattato al lavoro di fattorino per finanziarsi un Master in studi giuridici internazionali presso l'università La Sapienza. Non parlando l'italiano, non ha compreso le parole che gli hanno detto gli assalitori.

In inglese ha poi raccontato che chiedeva loro di smetterla. Ma quando hanno smesso di tirargli pietre e si sono allontanati per andare a prendere uova. Tornati, lo hanno nuovamente circondato per lanciargliele addosso, sulle gambe e sul viso: colpito a un occhio, è caduto a terra e non riusciva più a vedere. La sua ragazza, nel frattempo, era riuscita ad allontanarsi a piedi.

Il sindacato ipotizza che si sia trattata di un'aggressione razzista. Il ragazzo che è stato accompagnato al pronto soccorso da un collega, ha avuto un trauma all'occhio destro: scongiurato il distacco della retina. La prognosi è di sette giorni di riposo. Al momento non risulta che siano state presentate denunce alle forze dell'ordine. L'indiano ha riferito di sentirsi meglio, ma di volere andare via dal quartiere perché ha paura di subire altre aggressioni.

Rider, lavoratori in cerca di tutele

La sindaca Virginia Raggi ha condannato con un tweet il "gesto vile", precisando che esso deve invitare a riflettere ed essere condannato da tutti. Finora non era mai stata registrata un'aggressione verso un fattorino del delivery food.

Proprio ieri, 1° maggio, a Roma come in altre città, alcuni rider hanno scioperato non accettando gli ordini o andando volontariamente fuori zona, per sensibilizzare gli utenti sulla loro condizione.

Consegnano cibo a domicilio senza tutele sociali e previdenziali: niente malattie, ferie, e in caso di incidenti sul lavoro nessuna assicurazione. Il ministro di Lavoro, Luigi Di Maio, appena si era insediato li aveva definiti come il simbolo di una generazione abbandonata e aveva aperto un tavolo per garantire loro salario minimo e una vita dignitosa. Ad oggi, la loro resta una condizione professionale di grande precarietà con una paga insufficiente e incostante, a ore se non a cottimo, scandita da un algoritmo che li fa muovere per la città.

Proprio a Pasqua, i rider di Milano, per sollevare l'attenzione sul loro stato, hanno scatenato una polemica a distanza con personaggi famosi pubblicando su Facebook una lista nera di vip, a cominciare da Fedez, che regolarmente ordinerebbero cibo a domicilio e non lascerebbero la mancia.