Una vasta operazione antimafia è scattata questa mattina all'alba a Foggia, e in diverse regioni italiane. Secondo quanto riportano i media locali e nazionali, sarebbe stato decapitato un sodalizio criminale appartenente alle famiglie 'La Piccirella, 'Testa' e 'Nardino. Sono in tutto 50 le persone arrestate, accusate a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, tentata estorsione e spaccio di droga. Proprio il traffico di sostanze stupefacenti sarebbe stato il motivo di numerosi agguati che si sono tenuti negli ultimi tempi, e non solo, proprio nel foggiano.
L'inchiesta è stata coordinata dalla Dda (Direzione distrettuale antimafia), mentre le ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite dalla Polizia di Stato.
Impegnati 200 militari
In totale sono stati duecento gli uomini delle Forze dell'Ordine impegnati questa mattina nell'operazione definita "Ares", che ha quindi sgominato i soggetti in questione. A San Severo è la prima volta che viene contestato il reato di associazione di tipo mafioso, questo appunto all'articolo 416 bis del Codice Penale. L'inchiesta ha quindi fatto emergere il ruolo di primo piano che avrebbero avuto alcuni esponenti del clan che aveva base nella cittadina foggiana. La spartizione di ingenti profitti legati al traffico di sostanze stupefacenti era a volte motivo di dissidio tra le famiglie, e proprio l'uso sistematico della violenza sarebbe stato ampiamente documentato dalle indagini svolte dagli inquirenti.
Il territorio dauno infatti, nel corso degli ultimi anni, è stato al centro di fenomeni criminali piuttosto importanti, spesso legati alla criminalità organizzata locale. I rivali, secondo quanto fanno sapere dalla magistratura, venivano puntualmente eliminati. L'indagine è stata avviata sin dal 2015, accertando diversi episodi criminosi imputabili a tale sodalizio ritenuto di stampo mafioso, come ad esempio l'episodio a sfondo intimidatorio nei confronti di un commerciante locale, che ebbe l'autovettura e l'abitazione danneggiati, nonché la sua stessa attività commerciale.
Dieci province coinvolte
In totale sono 10 le province italiane in cui hanno operato i militari, incluse anche quelle di Napoli, Milano e Rimini. Un'altra ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa nei confronti di altri due soggetti, i cui nominativi non sono stati resi noti: questi ultimi sarebbero i responsabili del tentato omicidio di Adriano Marchitto e Anna Cira Gualano, avvenuto il 4 marzo scorso.
Secondo quanto riporta la testata giornalistica locale online, Foggia Today, si tratta di un episodio mai denunciato. Tutto trae origine dal delitto di Michele Russi, conosciuto con il soprannome di "Ciccone": nel novembre dello scorso anno infatti, due sicari, fecero irruzione in una sala da barba locale crivellando di colpi la vittima: un omicidio, per chi indaga, dal chiaro stampo mafioso.