Per Lucio Marzo, 19 anni, è arrivata oggi la condanna a 18 anni e 8 mesi di reclusione. Ad emettere la sentenza è stata la Corte d'Appello di Lecce, il giovane è accusato infatti di aver brutalmente assassinato la sua ex ragazza, Noemi Durini, 16 anni. Il dramma, all'epoca, sconvolse tutto il Salento, e non solo, soprattutto per le modalità con cui il delitto fu compiuto. La vittima era originaria di Specchia, un piccolo paesino dell'hinterland leccese, non molto lontano da Santa Maria di Leuca. Il suo corpo venne trovato nelle campagne di Castrignano del Capo, nascosto sotto un cumulo di pietre.

Da allora c'è stato un lungo iter giudiziario, che oggi ha portato i giudici ad emettere la sentenza definitiva nei confronti del Marzo, che all'epoca dei fatti era minorenne: oggi ha 19 anni.

Non rinnovata la perizia psichiatrica

Nel corso dell'udienza odierna la difesa di Lucio ha chiesto che il ragazzo fosse sottoposto nuovamente a perizia psichiatrica, ma quest'ultima non è stata convalidata. Marzo si trova in carcere dal 2017, le prove a suo carico sono schiaccianti, anche perché fu lui stesso a confessare agli inquirenti di aver ucciso la povera Noemi. Una relazione, quella dell'ex coppia, che non era sopportata da entrambe le famiglie, in particolare sembra proprio da quella di Lucio. Nessuno però poteva immaginare che questa vicenda avesse poi un risvolto così tragico.

Gli inquirenti ritengono infatti che il giovane sia perfettamente capace di intendere e di volere. Complicato l'iter giudiziario, che ha visto numerosi imputati per questo caso, oggi ovviamente tutti assolti. Come si ricorderà infatti, lo stesso Lucio, dopo aver confessato l'omicidio, dichiarò che ad uccidere Noemi fosse stato un meccanico di 49 anni di Patù (sempre nel leccese): quest'uomo entrò nel registro degli indagati, ma si trattò di un atto dovuto, difatti poco dopo venne scagionato, e sempre Lucio Marzo, originario di Montesardo, si prese una querela per calunnia aggravata.

Il giovane dichiarò poi di aver agito d'impeto, in quanto Noemi, a suo dire, avrebbe minacciato di uccidere i suoi stessi genitori, per cui il ragazzo li avrebbe difesi. Una versione, quest'ultima, a cui non crede nessuno.

L'omicidio del 3 settembre 2017

Sono le cinque del mattino del 3 settembre 2017. Lucio e Noemi si vedono, lui guida un'automobile, di proprietà della madre.

Poche ore dopo però i genitori di lei lanciano l'allarme: Noemi è sparita, non si trova. Cominciano le indagini, ma della ragazza nemmeno l'ombra. A questo punto scatta l'accusa di omicidio nei confronti di Lucio, lui nega sempre tutto, ma gli inquirenti lo mettono sotto torchio e confessa il delitto. Tutto avviene durante un servizio della trasmissione "Chi l'ha Visto?", condotta da Federica Sciarelli su Rai 3: i genitori di Noemi urlarono "è finita". E proprio oggi, a questa brutta storia, i magistrati hanno messo la parola fine. Lucio è colpevole.