La guardia di Finanza di Lodi ha arrestato 11 persone coinvolte nell'indagine 'Fake Onlus'. Tale inchiesta ha portato alla scoperta di un vero e proprio 'business illecito' legato all'accoglienza dei migranti e dei profughi. Andando maggiormente nei particolari e stando a quanto riportato da un articolo pubblicato sul sito web di Repubblica, l'inchiesta è nata dalle ipotesi di illeciti e di malversazioni che sarebbero stati commessi da parte di alcune organizzazioni senza scopo di lucro specializzate nella gestione dei migranti. Le accuse vanno dalla truffa allo Stato all'associazione a delinquere, passando per l'autoriciclaggio.
I legami con i pregiudicati della ʼndrangheta
Stando a quanto sarebbe stato appurato dall'inchiesta e riportato dal già citato articolo di Repubblica, le onlus coinvolte nell'indagine sarebbero state presumibilmente legate agli interessi di pregiudicati in odore di ʼndrangheta. Le stesse organizzazioni senza scopo di lucro sarebbero state usate con la finalità di far ottenere dei benefici di legge a individui reclusi e ciò tramite l'utilizzo di documentazione falsa.
L'infiltrazione del network criminale all'interno delle gare pubbliche per la gestione dei migranti
Le indagini sulle onlus hanno portato alla scoperta dell'esistenza di un vero e proprio 'network' di stampo criminale che si sarebbe infiltrato ed inserito nell'ambito delle gare pubbliche relative alla gestione degli attuali flussi migratori di massa.
Tali gare pubbliche sarebbero state indette dalle Prefetture di Lodi, di Pavia e di Parma. Durante le indagini che si sono protratte per circa due anni, si è anche scoperto che la presenza nelle gare del "sodalizio criminale" era ben consolidata e che tali onlus e cooperative venivano create con l'unica finalità di partecipare e vincere le stesse gare pubbliche.
La notizia dello smantellamento di tale "sistema criminale" è stata accolta molto positivamente da parte di alcuni rappresentanti del mondo della Politica italiana, tra cui il ministro dell'Interno e segretario della Lega Matteo Salvini. Entrando nei dettagli, lo stesso Salvini ha dichiarato che l'operazione contro le onlus è stata fatta grazie all'aiuto di un centinaio di finanzieri e che d'ora in poi si avranno, grazie ala diminuzione degli sbarchi, sempre meno soldi da utilizzare per sostenere i "professionisti dell'accoglienza". Inoltre, il politico leghista ha affermato che tali soldi risparmiati dovranno essere utilizzati per nuove assunzione di esponenti delle forze dell'ordine.