Condannata a morire: Tafida Raqeeb, cinque anni, figlia di una coppia di inglesi di origini bengalesi, è ricoverata presso il Royal London Hospital nel reparto di terapia intensiva dopo la rottura di un aneurisma cerebrale. Per lei, dicono i medici, non ci sono speranze, nessuna possibilità di potersi riprendere. Da qui la decisione: sospendere la respirazione artificiale anche se Tafida dovesse mostrare segni di miglioramento. I genitori della piccola sostengono, invece, che la bambina è "cerebralmente viva. Muove gli occhi e gli arti", ha confessato la madre, Shelina Begum, avvocatessa di 39 anni.

Una scelta che divide le coscienze e fa discutere in Gran Bretagna e nel resto d'Europa.

La tragedia della piccola Tafida Raqeeb

Era lo scorso 9 febbraio quando Tafida Raqeeb ha svegliato la mamma dicendo di avere un forte mal di testa: la spia di un dramma che di lì a poco avrebbe cambiato la sua esistenza e che ora potrebbe portarla via per sempre con i suoi fragili cinque anni. Colpita da un aneurisma cerebrale da cinque mesi ,Tafida vive attaccata ad un respiratore che i medici del Royal London Hospital sono decisi a staccare. Secondo i sanitari inglesi per la piccola non c'è più nulla da fare che possa far pensare ad una ripresa: troppo gravi le lesioni riportate ed il quadro generale della piccola, affetta da una malformazione genetica del sistema arterioso, scoperta solo ora.

Una scelta impossibile da accettare per i genitori che hanno chiesto ed ottenuto dall'ospedale pediatrico Giannina Gaslini di Genova di accogliere a loro spese la figlioletta, attivando quello che potrebbe trasformarsi nell'ennesimo straziante braccio di ferro legale, come già accadde per Charlie Gard ed Alfie Evans, entrambi morti dopo un doloroso calvario medico-giudiziario.

"Non vogliamo perdere nostra figlia", si disperano, e l'Italia ha risposto, ancora una volta, come aveva già fatto in passato. "Siamo pronti ad accogliere la bimba ricoverata a Londra in gravissime condizioni", ha dichiarato il governatore ligure Giovanni Toti.

L'ultima chance

Dal canto loro, i medici dell'istituto ligure confermano che le condizioni di Tafida Raqeeb sono estremamente gravi, per quanto al momento si trovi in uno stato di semi-coscienza.

Ma, nonostante il ricorso presentato dai genitori all'Alta Corte Britannica, la direzione dell'Ospedale inglese, sulla base del miglior interesse per il minore, ha vietato per ora il trasferimento di Tafida in Italia. La parola ora passa ai giudici inglesi che entro lunedì dovranno decidere se, contro ogni istanza e speranza della sua mamma e del suo papà, sia arrivato il momento di lasciare andare Tafida.