Sarebbe potuta finire in tragedia una brutale aggressione consumata lo scorso 3 agosto a Brindisi, precisamente nel parcheggio antistante lo stadio "Franco Fanuzzi", da parte di tre individui, una madre e i suoi due figli, a danno di un giovane, il quale avrebbe avuto una relazione extraconiugale con la moglie di un detenuto, congiunto proprio con questi ultimi. La stampa locale parla di una vera e propria spedizione punitiva messa in atto dagli aggressori, che rispondono ai nomi di Annunziata Antonicelli, una 50enne e di Vito e Giuseppe Cavaliere, rispettivamente un 19enne e un 26enne, tutti brindisini.
Secondo gli inquirenti quella sera i tre avrebbero picchiato con calci e pugni la vittima, mentre la donna che era con lui sarebbe riuscita a fuggire.
La Polizia ha chiarito i fatti
La mattina del 14 agosto, gli aggressori sono stati arrestati con l'accusa di tentato omicidio, aggravato dalla premeditazione, dagli agenti della Squadra Mobile del capoluogo di provincia adriatico coordinati dal vicequestore Rita Sverdigliozzi. In una conferenza stampa tenuta ieri mattina nella Questura, la Sverdigliozzi ha spiegato che è stata condotta una classica indagine. In un primo momento la vittima aveva parlato di un tentativo di rapina andata male, ma le circostanze dell'accaduto, unite alla brutalità dell'aggressione, hanno fatto subito sospettare agli agenti che sotto ci fosse qualcos'altro.
E infatti, visto che i due si era appartati in un'auto proprio alle spalle dello stadio situato presso il quartiere Casale, il cosiddetto "campo nero", luogo di ritrovo per tantissime coppie del posto, gli inquirenti hanno seguito la pista del motivo passionale, cosa poi confermata successivamente. A quanto pare i tre hanno seguito la coppia in auto per le vie di Brindisi: una volta raggiunto il parcheggio, i due sarebbero stati colti in atteggiamenti intimi: proprio a quel punto è scattato l'agguato.
Per la vittima prognosi di un mese
Fortunatamente la vittima non sembra in pericolo di vita, anche se la sua situazione sarebbe seria. Il giovane, le cui generalità non sono state diffuse, ha riportato varie fratture alla testa e in faccia, per cui, dopo essere stato trasportato in un primo momento presso l'ospedale "Antonio Perrino" di Brindisi, adesso si trova ricoverato al nosocomio di Acquaviva delle Fonti, nel barese, struttura sanitaria specializzata in traumi maxillo facciali.
Sicuramente nelle prossime ore si potranno conoscere ulteriori particolari su questo brutto episodio di cronaca, che ha destato sconcerto in tutta la provincia brindisina. Giuseppe Cavaliere, uno dei tre aggressori, sarebbe stato anche già conosciuto alle Forze dell'Ordine.