La città di Brindisi e specialmente il rione Perrino, daranno domani, 16 settembre, l'ultimo saluto a Giampiero Carvone, il ragazzo di 19 anni che è stato ucciso sotto casa sua la scorsa settimana, precisamente il 10 settembre. C'è ancora sgomento e incredulità nel capoluogo di provincia adriatico per quanto è successo, e proseguono serrate le indagini della Polizia di Stato per poter risalire all'autore, o agli autori del misfatto. Non si sa infatti quanti siano stati i soggetti che hanno agito in via Tevere, alla periferia sud di Brindisi. Quello che è certo, è che qualcuno ha fatto fuoco da distanza ravvicinata (ma non a bruciapelo) proprio contro Carvone: sarebbero stati tre i colpi di pistola sparati contro al giovane, uno dei quali lo ha colpito alla nuca, ferendolo gravemente.

Gli altri due proiettili si sono conficcati sulla carrozzeria di una Mercedes Classe A parcheggiata lì vicino. Stamattina 15 settembre è stata eseguita l'autopsia sul corpo della vittima, i cui risultati verranno depositati a 90 giorni: al termine della stessa il magistrato di turno presso la Procura brindisina ha disposto che la salma sia restituita ai familiari per poter celebrare le esequie. Queste ultime si terranno presso la chiesa del Cuore Immacolato di Maria alle ore 16:00 di domani: l'edificio religioso è sito nello stesso rione brindisino.

Il dolore del padre

Piero Carvone, il padre del giovane assassinato, così come tutta la sua famiglia, non si dà pace. Sono tantissimi i messaggi d'amore nei confronti del figlio che affida ai social, in particolare proprio sul suo profilo Facebook.

Il delitto è accaduto intorno all'una di notte di lunedì scorso. Il 19enne, secondo quanto ricostruito fino ad ora dagli inquirenti, grazie anche alle testimonianze dei famigliari, sarebbe sceso perché qualcuno lo ha chiamato al citofono. Una volta giù il ragazzo sarebbe stato colpito di spalle: il killer si sarebbe dileguato poi in un attimo, molto probabilmente verso Corte Sele, lì dove c'è un varco tra due palazzi.

A soccorrere per primo Giampiero sarebbe stato proprio il padre, che ha udito nitidamente gli spari dalla sua abitazione. L'ambulanza del 118 è giunta immediatamente sul posto, e quando i sanitari hanno prelevato Carvone lo stesso era ancora vivo. Le sue condizioni comunque erano gravissime, e per questo il giovane è deceduto in ospedale poche ore dopo.

Un contesto di degrado

Secondo quanto riporta la testata giornalistica locale online, Brindisi Report, il crimine è maturato in un contesto sociale di degrado. Sicuramente nei prossimi giorni ci saranno ulteriori aggiornamenti su questa vicenda. Gli agenti della Polizia, coordinati dal vicequestore Rita Sverdigliozzi, stanno procedendo con le indagini. Carvone era un soggetto già noto alle Forze dell'Ordine in quanto, come detto in altri articoli sul caso apparsi su questa testata, sarebbe responsabile del furto di uno scooter, reato per il quale fu beccato in flagranza negli scorsi mesi. Il movente dell'azione delittuosa è inoltre ancora tutto da chiarire.