In base ai recenti dati Inps, la Campania è la regione italiana dove sono state presentate il maggior numero di domande per il reddito di cittadinanza. Fin qui non c'è nulla di particolare. Tutto era normale anche per il noto pasticcere Salvatore Capparelli che, però, al rientro dalle ferie ha dovuto fare i conti con un'amara realtà: la riduzione del personale. In sostanza, gran parte dei suoi dipendenti, pur di incassare il reddito di cittadinanza, vogliono lavorare in nero. "Una sorpresa amara e inaspettata", ha confessato Capparelli che, dopo le ferie estive, ha dovuto fare a meno di otto dipendenti.

I lavoratori erano tutti inquadrati

Il titolare di una delle pasticcerie più famose di Napoli, con sede in via dei Tribunali, è rimasto sorpreso dall'inaspettata defezione del 60% dei suoi dipendenti, ovvero camerieri, baristi, pasticceri, aiutanti impiegati e gelatai. Perché questa defezione di massa senza preavviso? Capparelli e la moglie Pina ritengono che il motivo risieda nel reddito di cittadinanza. Tale sussidio di garanzia, secondo l'imprenditore, rischia di recare seri danni a lui e ad altri esercenti di categoria. I lavoratori, tutti inquadrati, quindi con regolare contratto di lavoro, gli hanno chiesto di lavorare in nero pur di ottenere il sussidio tanto caro al M5S. Ma cosa è successo esattamente nella nota pasticceria napoletana?

Beh, in soldoni, Capparelli dopo la pausa estiva si è ritrovato senza personale.

Sempre la massima trasparenza

Otto collaboratori del pasticciere campano, lo scorso 2 settembre (data di riapertura della pasticceria, dopo la sosta estiva), non sono tornati al lavoro, tra l'altro avvisando all'ultimo momento. Niente preavviso di 15 giorni e nessuna comunicazione preventiva delle loro intenzioni.

Capparelli, la moglie e una delle figlie dell'imprenditore si sono trovati a gestire tre pasticcerie con un numero di lavoratori decisamente esiguo. Eppure, secondo il pasticciere, quei ragazzi erano stati assunti, avevano un contratto regolare di lavoro. Capparelli è un imprenditore serio, che non vuole certamente assumere in nero, non vuole agire nell'illegalità.

"Ho sempre fatto tutto nella massima trasparenza", ha detto durante un'intervista rilasciata al Mattino. Eppure niente, si vede che molti hanno scelto la via del reddito di cittadinanza. Si pensi che alcuni dipendenti della famosa pasticceria percepivano addirittura uno stipendio mensile di oltre 1.800 euro.

La voglia di 'nero'

Capparelli ha dovuto fare a meno anche del suo braccio destro in pasticceria, una persona che, a suo dire, era un elemento valido. Ebbene anche costui si è dileguato senza dare alcuna spiegazione. Adesso il pasticcere campano è in cerca di personale per rimpiazzare quello vacante. Gli sono già arrivate le prime telefonate e con esse tanto stupore. Molti gli hanno detto: "Assumetemi anche a nero, così non perdo il reddito di cittadinanza".