Un piccolo furto a cui è subito seguita la grande vergogna di essere stato scoperto. Un uomo di 67 anni sorpreso a rubare dentifricio e shampoo in un supermercato di Bolzano, non ha retto al disonore d'essere colto in flagrante e di vedere arrivare due volanti della polizia di Stato a bloccarlo. Si è accasciato a terra, colpito da un infarto, ed è morto poco dopo. Il tragico episodio, messo in evidenza dalle cronache locali, è accaduto proprio quando, dopo il decreto fiscale approvato, salvo intese, dal governo Conte, l'agenda Politica è incentrata sul tema dell'evasione fiscale e i programmi televisivi di approfondimento sono costellati di dibattiti sulla tracciabilità di ogni spesa e sul carcere per gli evasori.

L'accaduto restituisce la fotografia di un'Italia che sempre più stenta ad andare avanti.

Morire per due tubetti di dentifricio e uno shampoo

Al supermercato MiniPoli di piazza Matteotti a Bolzano, il pensionato che vi è entrato per non uscirne vivo, era già conosciuto perché lo frequentava spesso. Non era accaduto mai nulla in precedenza. Ieri, l'uomo era in compagnia della compagna quando si è infilato nelle tasche due tubetti di dentifricio e uno shampoo. E' stato visto dal personale che ha chiamato il direttore. I momenti successivi sono stati tutt'altro che gradevoli per l'anziano sorpreso a rubare, probabilmente per necessità, visto il valore economico della merce che aveva sottratto.

Trattenuto nell'ufficio della direzione, in attesa dell'arrivo delle forze dell'ordine chiamate proprio dal direttore, l'uomo ha ammesso le proprie responsabilità.

A seguire, sono arrivate due volanti della polizia tra sguardi curiosi di residenti affacciai alle finestre. Anche agli agenti, che probabilmente non l'avrebbero neanche portato in Questura, ha dovuto dare conto del furto del valore inferiore ai 10 euro. E' stato allora che l'uomo, che a quanto pare aveva già problemi di salute, ha cominciato a sentirsi male per poi accasciarsi a terra.

Un risvolto della vicenda inaspettato, imprevedibile: sono stati chiamati i soccorsi, giunti in pochi minuti. Nell'ufficio del direttore, medico e personale sanitario hanno tentato per circa 20 minuti di rianimare l'anziano, ma purtroppo per lui non c'è stato niente da fare: il suo cuore non ha retto al disagio e al timore provati in quei momenti.

Dramma della povertà e della vergogna, reazioni social

Questo è, in ordine di tempo, il terzo dramma della povertà, ma anche della vergogna, accaduto a Bolzano. La città risulta essere prima nel 2018 per qualità della vita, da un'indagine fatta dal quotidiano Italia Oggi in collaborazione con l'università La Sapienza di Roma, su come si viva nelle provincie italiane in base a nove fattori presi in considerazione: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita.

A quanto pare, però, le variabili, tra cui l'indigenza, sono fattori che incidono sulle storie individuali e fanno emergere realtà differenti dal campione statistico.

In pochi giorni, infatti, nel capoluogo dell'omonima provincia autonoma, un anziano è stato trovato morto nella sua abitazione dopo una decina di giorni, e un uomo senza fissa dimora senza vita in riva al fiume Isarco.

Sui siti informativi, la notizia ha scatenato commenti di segno opposto tra chi sostiene che un furto resta pur sempre un reato e non vada mai legittimato, a prescindere da chi lo compia, e chi ritiene che il direttore del supermercato in questione avrebbe potuto, mosso da buon senso, gestire la situazione in altro modo. "Chi ruba deve andare in galera, anziano o non anziano, italiano o africano che sia. Finiamola con questo buonismo e con questa finta umanità con la quale giustifichiamo i disonesti.

Ci sono tanti anziani onesti che non rubano al supermarket", è stato il commento di un utente, al quale ne è seguito uno del tutto divergente. "Non si discute sul reato, ma sull'utilizzo del buon senso. Il buon senso è quella formula per la quale, viste le circostanze (non era rapina a mano armata), l'età e le necessità (dentifricio, non caviale), si sarebbe potuto agire con discrezione senza avvisare l'autorità". Un terzo commentatore social, infine, ha sottolineato che non è stato sventato certo il furto del secolo e che il direttore si porterà l'episodio sulla coscienza a vita. L'accaduto, nei giorni in cui Beppe Grillo vorrebbe togliere il diritto di voto agli anziani perché non aiuterebbero le nuove generazioni, e Lino Banfi, di contro, fondare un partito dei nonni sapendo che hanno un peso elettorale perché sono 15 milioni in Italia, evidenzia il divario tra il Paese, spesso raccontato o percepito, e quello reale.