Veronica D'Ascenzo si è laureata qualche settimana fa in Scienze della Formazione Primaria alla Lumsa di Roma. Pompeo Barbieri, invece, lunedì 28 ottobre si è laureato all'Università di Ancona in Ingegneria informatica. Si tratta di due ragazzi sopravvissuti al crollo della Scuola media "Jovine" di San Giuliano di Puglia (Campobasso) il 31 ottobre 2002. Quel giorno la terrà tremò alle 11:32 e l'edificio scolastico collassò: sotto le macerie morirono 27 bambini e la loro maestra. Oggi, diciassettesimo anniversario della tragedia, a San Giuliano di Puglia si celebra la giornata del ricordo, ma questa volte in un giorno così triste trovano spazio anche due belle storie che testimoniano una grande forza di reazione davanti a una tragedia immane.

Da San Giuliano a Tokyo: obiettivo Paralimpiadi 2020

Pompeo Barbieri aveva già mostrato tutta la sua grande forza d'animo grazie allo sport. Costretto sulla sedia a rotelle, proprio in seguito a quella tragedia, Pompeo ha iniziato ad allenarsi duramente in piscina e ben presto ha raccolto grandi risultati. Quest'anno, infatti, ha conquistato il titolo di campione italiano nei 50 e nei 100 metri stile libero. Due vittorie che ora gli fanno sognare di poter rappresentare l'Italia alle Paralimpiadi di Tokyo 2020.

Salvata sotto le macerie della scuola di San Giuliano, ora è diventata maestra

Veronica, invece, ha scelto di fare l'insegnante. Fresca laureata, ma già da un po' lavora in una scuola privata per l'infanzia come maestra.

Salva per miracolo in quel maledetto 31 ottobre 2002, Veronica è riuscita a realizzare il suo sogno. Un percorso professionale nato proprio come conseguenza di quella tragedia e che si è chiuso nei primi giorni di ottobre con una tesi di laurea sulla pedagogia dell'emergenza. Veronica si è concentrata, infatti, sui disturbi post-traumatici da stress in età infantile.

Quel trauma che lei ha vissuto in prima persona. Veronica, inoltre, è impegnata in prima linea per la sicurezza delle scuole italiane che, com'è noto, in alcune zone sono ancora tutt'altro che sicure.

Responsabilità umane nel crollo della scuola di San Giuliano

Ci sono voluti otto anni per accertare le responsabilità umane nel crollo della scuola di San Giuliano di Puglia.

Cinque le persone che sono state ritenute responsabili della tragedia. La scuola, infatti, aveva subito lavori e, addirittura, una sopraelevazione. Circostanze che sommate alla forte scossa, secondo i giudici, furono determinanti per il collasso dell'edificio. Il procuratore, infatti, nella sua requisitoria all'epoca fece notare che in tutto il paese l'unico edificio ad accartocciarsi su se stesso fu quello scolastico. Per il resto tanti danni, ma nessun crollo totale di case e palazzi.