Stiamo continuando ad occuparci del caso del "centro di dinamicizzazione giovanile" di Tuturano, nel brindisino, che ormai dal 2017 versa in condizioni di assoluto degrado, come abbiamo documentato in esclusiva su questa testata nelle scorse settimane. Abbiamo anche intervistato per questo il consigliere comunale del Partito Repubblicano Italiano, Gabriele Antonino, il quale ci ha fatto sapere che molte delle loro proposte per recuperare la struttura sono cadute nel vuoto o sono rimaste inascoltate. L'amministrazione comunale di Brindisi, il 5 ottobre del 2017, emanò il bando per l'affidamento della struttura.
In quell'occasione, almeno questo risulta dai documenti in nostro possesso, parteciparono tre gruppi di associazioni: si tratta precisamente dell'associazione Onlus di Mesagne, "I segni di Teti", di un raggruppamento di associazioni di Tuturano (tra le quali la Pro Loco e la Compagnia Teatrale Tuturanese) e la cooperativa sociale Colorando La Vita di Brindisi. Tutte loro presentarono diverse proposte di gestione, le quali in blocco, dopo un'apposita valutazione, furono giudicate "inammissibili nel merito" dalla stessa amministrazione comunale. Nelle scorse ore questa testata ha raggiunto Raffaele Iaia, commissario cittadino dell'UDC e funzionario regionale, il quale ritiene inammissibile che l'amministrazione comunale non riesca ancora a percepire l'utilità di questo bene, il quale è stato costruito con fondi pubblici stanziati dalla Regione Puglia.
Raffale Iaia: 'C'erano nobili finalità per l'uso della struttura'
Il commissario dell'UDC ricorda di come diversi anni fa, sempre al posto di questa moderna costruzione, vi fosse un mercato coperto dove settimanalmente si incontravano i commercianti ortofrutticoli per vendere la propria merce. Poi l'area fu parzialmente abbandonata e proprio lì il comune decise di intervenire con un piano di Rigenerazione Urbana, costruendo appunto il centro di dinamicizzazione giovanile. "Le finalità che si avevano in mente per questa struttura erano davvero nobili - ravvisa Iaia - ma purtroppo all'epoca, nel 2017, fu fatto un bando che definirei blando (ovvero poco chiaro in quelli che dovevano essere i requisiti minimi).
In un primo momento si pensava che le associazioni che parteciparono avessero le carte in regola per poter gestire la struttura, ma purtroppo non fu così perché il comune ritenne tutte le loro proposte inammissibili nel merito". Inoltre, secondo il politico, visto che la struttura doveva essere un contenitore di idee innovative sarebbe dovuta essere assegnata ad una associazione che già in passato avesse avuto esperienze simili nella gestione di strutture pubbliche ad uso sociale. Ricordiamo infatti che nel centro giovanile di Tuturano dovevano trovare spazio laboratori e azioni formative per i giovani, così come recitava il bando emanato dall'amministrazione comunale. La concessione doveva essere gratuita per cinque anni con possibilità di proroga.
Rifare un nuovo bando
A questo punto, viste anche le condizioni in cui versa attualmente la struttura, Iaia, che ha ricoperto anche ruoli di primo piano all'interno del comune di Brindisi, ritiene che bisognerebbe fare un nuovo bando ad hoc e nello stesso questa volta dovranno essere stabiliti dei requisiti minimi per poter accedere alla gara. Abbiamo anche interrogato il politico su alcuni punti contestati dall'amministrazione comunale alle su dette associazioni, in quanto pare che queste ultime volessero effettuare non meglio precisati "lavori di modifica dell'immobile" e "locazione di spazi", cose entrambe vietate dal bando. Il politico ci informa che questa molto probabilmente è stata una interpretazione, forse erronea, data dalla commissione gara: infatti chi avesse gestito la struttura doveva comunque provvedere a pagare le utenze (luce, acqua e riscaldamento) e pare ovvio che con i soli capitali a disposizione delle associazioni questo non fosse stato possibile.
Altre criticità nella frazione
Così come abbiamo fatto con il consigliere Antonino, anche a Raffaele Iaia, che tra l'altro è tuturanese, abbiamo chiesto se nella frazione vi siano altre criticità. Il politico fa presente la situazione della Torre Sant'Anastasio sita in piazza Regina Margherita, anch'essa ristrutturata e messa a nuovo con appositi finanziamenti regionali che riguardavano il secondo asse della Rigenerazione Urbana. Qui ci sarebbe l'idea di trasferire gli uffici della circoscrizione comunale di Tuturano, ma per Iaia se questo dovesse accadere rappresenterebbe un "mezzo fallimento", in quanto anche lì la struttura non è stata progettata per essere la sede di uffici della pubblica amministrazione ma un contenitore culturale, nel quale ad esempio si potrebbe raccontate con alcune fotografie o attrezzi agricoli la storia della piccola frazione brindisina. Molte persone sarebbero già pronte a donare il materiale a loro disposizione per poterlo esporre all'interno del monumento.