Sono stati scortati fino al porto di Corigliano Rossano, in provincia di Cosenza, i 55 migranti intercettati dalla Guardia di Finanza al largo dello Ionio a bordo di un'imbarcazione irregolare, un veliero olandese denominata 'Amsterdam', con tanto di bandiera issata sull'albero. I migranti sono 43 uomini, 6 donne (una di loro è incinta), 6 minorenni (due non accompagnati), tutti di origini irachene e siriane. Gli scafisti sorpresi al timone del natante (2 maschi ed 1 femmina, provenienti dall'Ucraina) sono stati arrestati immediatamente dopo lo sbarco, reso difficoltoso dalle condizioni del mare.
I dettagli della messa in salvo dei migranti
La Calabria gode di un'invidiabile risorsa specializzata in missioni aeronavali, con base a Vibo Marina per quanto riguarda le indagini marittime e aeroscalo a Lamezia Terme per la componente elicotteristica. Questo dispositivo di sorveglianza, denominato ROAN (acronimo di Reparto Operativo Aeronavale), fa capo al Comando regionale di Catanzaro e si avvale della collaborazione di task force laziali (a Pomezia e Pratica di Mare) e pugliesi (a Taranto), con il compito di prevenire e contrastare i traffici illegali, soprattutto per quanto riguarda l'immigrazione clandestina.
Il veliero 'Amsterdam' non è, quindi, sfuggito ai controlli dei velivolo della GdF che nella sera del 16 dicembre aveva individuato la sua presenza sospetta nello Ionio, in rotta non autorizzata verso le coste italiane.
Data la segnalazione alle autorità portuali di competenza, nella prima mattina del 17 dicembre, due natanti della Guardia di Finanza si sono avvicinati all'imbarcazione irregolare per tallonarla fin dal suo ingresso nelle nostre acque nazionali. I nostri militari sono riusciti ad introdursi a bordo del barcone per verificare immediatamente le condizioni di salute dei passeggeri: 55 persone stipate in uno spazio assai ristretto, ma tutti in buono stato fisico.
La barca, battente bandiera olandese, governata da due uomini ed una donna ucraini, era però in avaria. Le difficili condizioni del mare hanno reso lungo e complicato l'accompagnamento verso il porto calabrese, a rimorchio e sotto la scorta delle autorità portuali.
I migranti e la Calabria
Al porto di Corigliano, ad attendere il veliero erano schierate le nostre forze dell'ordine di terra (polizia, carabinieri e finanzieri), i funzionari del Comune, la Croce Rossa e i gruppi di accoglienza dei migranti.
Dalle prime indiscrezioni, i clandestini si sarebbero imbarcati in Grecia, mentre gli scafisti sarebbero arrivati dalla Turchia. Le organizzazioni criminali che attuano traffico di esseri umani sembra abbiano preso di mira le coste calabre, dal momento che, solo nel 2019, questo rappresenta, per la Regione, il trentesimo arresto compiuto dal nostro commando militare.