Svolta nel caso di Samira El Attar, la mamma 43enne scomparsa da Stanghella (Padova) tre mesi fa. Oggi è stato reso noto che i cani molecolari hanno fiutato diverse tracce, probabilmente della donna, in via Gorzon Sinistro Inferiore. Proprio in quel punto di strada, il marito Mohamed Barbri, 48 anni, era stato visto la notte del 22 ottobre. L'uomo, indagato per omicidio e occultamento di cadavere, è attualmente detenuto a Madrid.

I cani fiutano tracce di Samira

I cani molecolari avrebbero fiutato lungo l'argine che costeggia il Gorzone importanti tracce biologiche appartenenti a Samira.

Proprio lì, la notte dopo la scomparsa della mamma marocchina, Mohamed Barbri si era fermato a lungo: circa tre ore. I quattro zampe dell'Arma, come riportato dal "Gazzettino", hanno anche fatto trovare delle vecchie scarpe da ginnastica da donna e uno stivale in gomma da uomo (di quelli che, generalmente, vengono utilizzati dagli agricoltori impegnati nei pantani).

Nella giornata di ieri, i due importanti ritrovamenti sono stati analizzati - unitamente ad altre dodici tracce biologiche - nei laboratori dei Ris di Parma. All'accertamento tecnico, considerato irripetibile, hanno assistito il legale del marocchino, l'avvocato Daniele Pizzi, e il consulente di parte Marzio Capra (noto esperto che ha lavorato anche al caso di Yara Gambirasio).

"È stata una lunga giornata - ha dichiarato Pizzi - si doveva analizzare quanto ritrovato da Mohamed nel fossato lungo la statale 16. Parlo dello stivaletto da donna, del portachiavi, di un braccialetto e di una maglia di Samira". Poi, l'avvocato ha puntualizzato che su questi reperti non è stato trovato sangue. Quindi, ci si è concentrati su quanto i carabinieri hanno recuperato nel punto dove il gps, all'indomani della scomparsa di Samira, ha posizionato Barbri.

"Lì - ha concluso il legale - c'è una cascina e i cani molecolari avevano indicato del fogliame, lo stipite di un cancello ed il rubinetto di una piccola fontana". Neppure lì, però, c'era del sangue.

La misteriosa scomparsa di Samira

Samira El Attar ha lasciato la sua abitazione in via Nazionale, a Stanghella, la mattina del 21 ottobre 2019.

Come sempre, in bicicletta, ha accompagnato all'asilo la sua bambina di 4 anni. Poi, si è fermata per un breve saluto ad un'amica. Da allora, nessuno l'ha più vista o sentita.

Il marito della donna, Mohamed Barbri, non ha immediatamente sporto denuncia. Si è recato nel comando di Boara Pisani (sempre in provincia di Padova) il giorno seguente spiegando che, talvolta, Samira, veniva chiamata come badante e trascorreva la notte fuori casa. Le ricerche vennero subito avviate e, inizialmente, la procura di Rovigo aprì, a carico di ignoti, un fascicolo per sequestro di persona. Qualche settimana più tardi, a dicembre, gli inquirenti chiusero il cerchio intorno a Barbri, indagandolo per omicidio e occultamento di cadavere.

Il marito di Samira a Madrid

Mohamed Barbri attualmente è detenuto a Madrid, dove è stato fermato qualche giorno fa. Il 48enne, che pur essendo indagato era a piede libero, aveva fatto perdere le sue tracce il 1° gennaio quando, senza dir nulla a nessuno, aveva lasciato la sua abitazione di Stanghella. Dopo essere stato rintracciato, grazie alla testimonianza di un cugino, a Barcellona, la polizia iberica lo ha fermato nella capitale. Sembra che Barbri stesse cercando di ritornare in Marocco (dove avrebbe un'altra moglie e tre figli).

Gli inquirenti, a questo punto, non sembrano aver dubbi sulla colpevolezza di Mohamed. Forse, come ipotizzato da 'Polesine 24', il movente dell'omicidio (o almeno una parte di esso) sarebbe da ricercarsi in un messaggio affettuoso postato, su Facebook, da Samira.

La donna, aveva voluto fare gli auguri ad un anziano per il quale aveva lavorato e aveva utilizzato la parola "amore". Il messaggio avrebbe fatto perdere la testa a Mohamed. La relazione tra i due coniugi, infatti, era molto complicata: il marocchino, dal carattere geloso, è dedito all'alcol e alle slot machine.