Paolo Storoni è il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Bergamo che dallo scoppio dei contagi da Covid-19, è stato incaricato di occuparsi dello smistamento delle bare dalla provincia più colpita dalla pandemia. Spetta dunque a lui guidare le tristi processioni dei militari verso nuovi cimiteri.
"L'Emilia è piena" ha dichiarato Storoni per sottolineare come ormai tutti i forni crematori del Nord siano pieni o ingestibili. Nonostante il Comandante abbia provato a contattare le altre regioni vicine alle zone del contagio ha deciso di seguire l'unica strada possibile: "Adesso devo per forza spostarmi verso il Centro Sud, andrò in Toscana".
Le parole del Comandante
In tutta la sua carriera, Paolo Storoni non avrebbe mai immaginato di vivere una situazione del genere. Un colonnello proveniente dai reparti speciali dell’Arma che ha combattuto contro la criminalità organizzata e il narcotraffico, si trova adesso in prima linea su un altro fronte.
Davanti all'avanzare delle morti causate dal coronavirus, il Comandante ha infatti un duro compito da eseguire. Spetta a lui decidere in quali cimiteri destinare le vittime del contagio. Attualmente, racconta l'uomo, "il forno crematorio di Bergamo non ce la fa a smaltire l’impressionante richiesta".
La situazione è critica e drammatica in quanto "siamo a circa mille funerali in un mese contro una media di cento".
In tale scenario, il comandante Storoni è diventato una sorta di vigile di una triste "processione di bare".
Secondo il racconto di Storoni, le Forze dell'ordine hanno eseguito "quasi 400 trasferimenti" fino a ieri. Un conto destinato a diventare quasi impossibile da tenere a mente. Il problema principale è la cremazione, le strutture cittadine e provinciali di Bergamo infatti non sono in grado di farcela.
"Il sistema non è pronto ad assorbire numeri così imponenti" ripete ancora una volta il comandante. Nonostante la difficoltà del compito, l'uomo ha assicurato che l'impegno delle Forze dell'ordine è quello di "accompagnare con pietas i corpi di questi nostri concittadini" come fossero loro stessi amici e familiari.
Le situazioni urgenti
Al di là del collocamento delle bare, esistono ovviamente altri e importanti problemi provacati dal Coronavirus. Lo stesso Comandante ha dichiarato che vi è una mancanza di farmaci, in quanto i corrieri stanno registrando delle difficoltà con "le maestranze malate o in sciopero". Ciò comporta anche la carenza di ossigenzo per chi si trova in casa.
"Ai 400 malati cronici si sono aggiunte mille persone" rivela l'uomo. Si tratterebbe degli anziani che vivono nei paesini di montagna senza familiari o vicini a cui chiedere aiuto. L'unico soccorso al momento possibile proviene dai Militari e Carabinieri oggi più che mai impegnati nella lotta contro l'epidemia.
Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, le attuali misure di isolamento in Italia stanno funzionando bene.
L'uomo ha tuttavia dichiarato che saranno necessarie ancora altre settimane. Secondo il virologo la riapertura del Paese dovrà avvenire in modo graduale e "sulla base dell'utilità sociale delle varie produzioni".