L’emergenza Coronavirus è ormai un realtà pressante nella vita dei cittadini. Mentre nei reparti ospedalieri sono impegnati a cercare di far fronte ai casi di contagi, il monito da parte del governo Italiano è stato uno solo: “restate a casa per il bene di tutti”. Tra le restrizioni imposte dal nuovo decreto Dpcm 11 marzo 2020, è previsto che i cittadini italiani possano uscire dal proprio domicilio in caso di lavoro, Salute o emergenze. Coronavirus dei giorni scorsi in merito alle restrizioni, non sono mancate le denunce da parte delle forze dell’ordine di cittadini che si sono spostati senza adeguata motivazione.

Un’autocertificazione per uscire di casa o la denuncia da parte delle forze dell’ordine

Per il bene della collettività in questi giorni non si è fatto altro che incitare le persone a stare nelle proprie case al fine di evitare contagi. Sono permessi solo gli spostamenti per esigenze di prima necessità o emergenza. Per questo motivo in alcune città italiane sono stati effettuati controlli a tappeto che hanno portato a più di settemila denunce per la violazione delle restrizioni. Un episodio di tal genere si è verificato nella periferia di Roma, dove sono state denunciate più di 10 persone di un Istituto scolastico internazionale a La Storta. Nello specifico sono stati richiamati all’ordine dirigenti, insegnanti,amici e figli al seguito che avevano organizzato una festa all’interno della scuola.

L'episodio è stato subito segnalato dai vicini che si sono resi conto della festa a causa degli schiamazzi all’interno dell’Istituto scolastico. Le forze dell’ordine hanno denunciato 10 persone per violazione dell’art. 650 del codice penale sull’inosservanza dei provvedimenti dell’autorità. Ma questo è solo uno dei tanti casi di denuncia che si sono verificati.

Anche in altre regioni d’Italia. A Spotorno (in provincia di Savona) sono stati organizzati controlli dai carabinieri e dalla polizia locale attraverso posti di blocco. In questo modo i militari sono stati in grado di identificare 12 veicoli, 36 persone sono state fermate e due denunciate ai sensi dell’art. 650 del codice penale.

Perché restare a casa

Da quando è stato emanato il decreto sulle “Misure Urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica del COVID-19” i cittadini italiani hanno subito alcune limitazioni alla propria libertà personale. Tra quelle principali, l’imposizione di non effettuare spostamenti da casa, e più recentemente l’impossibilità di recarsi al lavoro per specifiche categorie. Questa disposizione è stata accolta subito come un’imposizione legislativa. Ma anche i medici consigliano di stare a casa, non solo per il bene del singolo individuo, ma proprio per il bene della intera collettività. Si invitano infatti gli italiani a resistere fino ai primi di aprile, quando il contagio dovrebbe aver superato il picco.