Cristoforo Aghilar, 36 anni, ancora non si trova. L'uomo, accusato di aver ucciso Filomena Bruno, l'ex suocera 53enne, è evaso lunedì 9 marzo dal carcere di Foggia approfittando delle rivolte scoppiate per via dell'emergenza coronavirus. Le forze dell'ordine, nelle ultime ore, hanno effettuato dei controlli a tappeto ad Orta Nova (sempre in provincia di Foggia). Nel corso delle operazioni, come riportato dalla 'Gazzetta del Mezzogiorno', sono stati presi due ricercati e si è proceduto all'arresto di altre due persone accusate di ricettazione.

Ancora latitante Cristoforo Aghilar

Il 9 marzo le nuove misure di contenimento per il coronavirus avevano scatenato proteste e rivolte nelle carceri italiane. A Foggia si era registrata una delle situazione più critiche: 77 detenuti, dopo aver distrutto alcuni locali della Casa Circondariale sita in via delle Casermette, erano evasi. Sessantanove di loro sono stati successivamente individuati o si sono costituiti. Proprio oggi, mercoledì 18 marzo, è stato reso noto che Matteo Ladogana, 47enne residente a Cerignola (Foggia), è stato arrestato dagli agenti della squadra mobile di Foggia, ma tra i latitanti c'è ancora Cristoforo Aghilar, protagonista di un agghiacciante fatto di Cronaca Nera. Oltre a lui, risultano ancora ricercati Francesco Scirpoli, esponente dei clan garganici accusato di aver assaltato nel milanese un blindato, e Angelo Bonsanto, 31enne di San Severo coinvolto nella strage di San Marco in Lamis (9 agosto 2017).

Cristoforo Aghilar è un pericoloso femminicida

Aghilar, già noto alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio, lo scorso 29 ottobre, al culmine di una lite, aveva ucciso a coltellate Filomena Bruno, mamma dell'ex fidanzata Miriana di 21 anni. Secondo quanto ricostruito da un cugino della donna, tra la giovane ed il 36enne non c'era una vera storia d'amore.

Lui, infatti, approfittando della fragilità di Miriana rimasta orfana di padre, era riuscito - anche con le cattive maniere - a obbligarla a seguirlo in Germania. Qui, però, la ragazza, spaventata dall'indole violenta dell'uomo, lo aveva lasciato ed era rientrata in Italia, dove aveva chiesto ospitalità ad un parente che vive lontano da Orta Nuova e dalla Puglia.

Cristoforo Aghilar, anziché rassegnarsi era rientrato in provincia di Foggia ed aveva iniziato a perseguitare Filomena Bruno, intimandole (anche con una pistola in mano) di rivelarle dove fosse nascosta la figlia. La 53enne, pur non cedendo alle pressioni dell'ex genero, si era rivolta ai carabinieri. Tuttavia, ciò non ha impedito a Aghilar di accoltellarla a morte.

Perquisizioni e rastrellamenti per ritrovare Cristoforo Aghilar

In questi giorni, nonostante l'emergenza del coronavirus, centinaia di militari sono stati impegnati a ricercare i pericolosi detenuti evasi dal carcere di Foggia. Nelle scorse ore i carabinieri del Comando Provinciale di Foggia, coadiuvati da Nucleo Cinofili di Modugno e dallo Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori Puglia hanno effettuato rastrellamenti e perquisizioni nell’agro di Orta Nova.

Le forze dell'ordine, nel corso dei controlli avvenuti in via Stornarella, hanno fermato due persone sospettate di ricettazione. I due uomini erano a bordo di una Fiat Punto senza targa, rubata lo scorso 10 febbraio in paese e, alla vista dei militari, hanno provato a scappare nelle campagne, ma il loro tentativo di fuga è stato vano.

Le ricerche, supportate da una corposa attività info-investigativa, hanno anche permesso di localizzare, in un appartamento di via Alcide De Gasperi (sempre ad Orta Nova), anche due uomini di 35 e 44 anni sui quali pendeva, da qualche mese, un ordine di carcerazione (sempre per il reato di ricettazione).