Silvia Romano è stata liberata: ad annunciarlo in questo pomeriggio di maggio è proprio il premier Giuseppe Conte che si affida a Twitter per far sapere agli Italiani della liberazione della giovane cooperante milanese. La sua prigionia, che ha tenuto i familiari e gli amici con il fiato sospeso, era iniziata il 20 novembre 2018 in Kenya e dopo circa un anno e mezzo si scrive finalmente la parola fine a questa tragica notizia di cronaca.
Silvia Romano è stata liberata
Dopo mesi di supposizioni e ipotesi sul fatto che Silvia fosse ancora viva, oggi finalmente arriva la conferma della sua liberazione: la giovane 24 enne, volontaria della onlus Africa Milele, si trovava all'epoca del rapimento in Kenya per prestare il suo aiuto a favore delle popolazioni del luogo.
Ad annunciare la liberazione della giovane volontaria milanese è stato il premier Giuseppe Conte che su Twitter ha scritto: "Silvia Romano è stata liberata. Ringrazio le donne e gli uomini dei servizi di intelligence esterna". E ha concluso con un bel "Silvia, ti aspettiamo in Italia".
Silvia Romano è stata liberata! Ringrazio le donne e gli uomini dei servizi di intelligence esterna. Silvia, ti aspettiamo in Italia!
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) May 9, 2020
Ad annunciare la buona notizia è anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che si è affidato a Facebook per ufficializzare la liberazione di Silvia Romano. Nel suo post, anche Di Maio ringrazia il servizio di Intelligence e non dimentica di mandare un forte abbraccio alla famiglia che finalmente potrà riabbracciare la loro figlia.
La liberazione di Silvia Romano dopo un anno e mezzo
Il rapimento di Silvia Romano, il 20 novembre 2018, aveva destato la preoccupazione di tutta Italia: la giovane volontaria milanese di soli 24 anni era stata rapita nel villaggio di Chakama, in Kenya, a 80 chilometri da Malindi.
Qualche giorno dopo era stato reso noto che la giovane era stata costretta a indossare il niqab, il classico abito femminile che lascia scoperti solo gli occhi, e che i suoi sequestratori le avevano tagliato le treccine per renderla irriconoscibile.
In seguito, si era parlato di Silvia come un obiettivo di Al Qaeda perché i jihadisti ritenevano facesse proselitismo religioso. In merito a questo, sia la famiglia che una sua più cara amica avevano affermato l'infondatezza di tale informazione: piuttosto Silvia avrebbe finto di convertirsi all'Islam per un istinto di sopravvivenza o semplicemente per cercare una via d'uscita.
Sin da subito, però, si è capito che la giovane era stata trasferita in Somalia nelle mani dei jihadisti di Al-Shabaab.
Oggi, finalmente l'annuncio che tutti attendevano: Silvia Romano è stata liberata. Nei prossimi giorni, si decideranno tutti i dettagli per il suo rientro in Italia dopo circa un anno e mezzo di prigionia.