Nella giornata di ieri, giovedì 4 giugno, a Torre d'Arese il personale della squadra mobile della Questura di Pavia ha arrestato un uomo per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L'arresto del 43enne al culmine di un'attività investigativa che ha permesso di scoprire l'attività di spaccio di droga nel piccolo comune di 944 abitanti situato nel pavese orientale, al confine con la provincia di Lodi. Gli agenti, grazie al contributo di segnalazioni, hanno organizzato alcuni appostamenti nei pressi dell'abitazione dell'uomo, registrando un continuo movimento di persone e autovetture che ha fatto capire sin dall'inizio quanto fosse ben organizzata l'attività di spaccio.
Un 'laboratorio della droga'
Il blitz è scattato ieri: gli agenti, dopo aver inizialmente fermato un'autovettura con a bordo due persone che avevano appena acquistato cocaina a casa dell'uomo, sono entrati nell'abitazione. Effettuando la perquisizione, si sono ritrovati all'interno di un vero e proprio laboratorio di spaccio. il 43enne finito poi in manette si era organizzato a dovere: nel garage era presente un piccolo banchetto con un apparecchio elettrico e materiale in cellophane, entrambi utilizzati per confezionare le sostanze. Nella sua residenza sono stati rinvenuti, inoltre, circa 100 grammi di marijuana e diverse dosi di cocaina già confezionate e pronte per essere vendute. Presenti inoltre un bilancino di precisione e banconote di vario taglio per un totale di 6.000 euro.
Lo spacciatore è stato tratto in arresto in flagranza di reato e trattenuto presso le camere di sicurezza della questura. Nella mattinata di venerdì 5 giugno, convalidato il provvedimento d'arresto, l'uomo, incensurato, è stato rimesso in libertà in attesa del processo.
Un altro arresto a Voghera
Proprio nei giorni scorsi, un'altra attività di spaccio era stata sgominata dagli agenti della sezione anticrimine del commissariato di Voghera.
Il 26 maggio, infatti, in Strada Granella a Voghera, è stato scoperto che alcuni cittadini extracomunitari avevano occupato un casolare abbandonato con lo scopo di utilizzarlo per il confezionamento della droga. All'interno dell'edificio erano presenti due uomini che, alla vista degli agenti, hanno tentato la fuga nelle vicine campagne.
Uno di loro è stato arrestato, mentre l'altro è riuscito a dileguarsi. L'uomo fermato è stato sottoposto a perquisizione personale: possedeva oltre mille euro in contanti e un telefono cellulare. Nel casolare sono state rinvenute 66 dosi per un peso complessivo di 34,60 grammi di cocaina.