Si qualificava ai suoi adepti come "il Diavolo" e per questo un 23enne di Montemurlo, in provincia di Prato, ritenuto a capo di una setta satanica, è stato arrestato alle prime luci dell'alba di oggi, mercoledì 3 maggio, con le accuse di violenza sessuale e mantenimento in schiavitù o in servitù. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti il giovane avrebbe fatto credere a diverse persone che nella loro vita precedente fossero stati esseri dotati di poteri sovrannaturali e che la loro missione fosse quella di salvare il mondo. Per convincere di questo gli affiliati il 23enne identificava ognuno degli "iniziati" con nomi di divinità, quali ad esempio Amon o Atena e con personaggi mitologici e biblici, come Eva.

L'uomo adesso è stato posto in regime di arresti domiciliari.

Complesse indagini da parte degli inquirenti

Gli investigatori, prima di arrestare l'uomo e confermare le accuse a suo carico, hanno eseguito tanti accertamenti di natura tecnica, anche sul traffico telefonico e sui profili social dell'indagato. Solo così è stato possibile ricostruire tutto il contesto in cui sono maturati i reati ascritti al 23enne. La Polizia di Stato di Firenze si è avvalsa della collaborazione della Procura della Repubblica fiorentina unitamente alla direzione centrale anticrimine con sede a Roma. L'inchiesta è stata coordinata dal sostituto procuratore Angela Pietroiusti. L'indagine che ha portato all'arresto odierno del 23enne è cominciata lo scorso anno, nel 2019 quindi, quando la madre di due ragazzi si rivolse preoccupata all'Osservatorio nazionale abusi psicologici.

Da lì gli inquirenti si sono messi in moto per cercare di capire quanto accadeva in provincia di Prato. Chi indaga ha scoperto che gli adepti sarebbero stati costretti anche ad eseguire dei rituali piuttosto macabri.

Vittime del 23enne anche dei minori

Secondo quanto riferisce la testata giornalistica locale online Firenze Today nella consorteria erano stati anche reclutati dei minori.

Il 23enne, inoltre, avrebbe anche minacciato di morte alcuni affiliati se non avessero eseguito tutti i suoi ordini. Molti di loro erano attratti dalla promessa di risolvere svariati problemi di natura personale, tra cui anche la depressione. Gli inquirenti comunque vogliono vederci ancora chiaro su questa vicenda e le indagini sul caso continueranno nei prossimi giorni e nelle prossime settimane.

La notizia di quanto accaduto si è sparsa sin da subito nella cittadina toscana di Montemurlo, destando sconcerto tra gli abitanti. Non è escluso che nelle prossime ore potranno emergere ulteriori dettagli sulla vicenda.