Nella serata della scorsa domenica i carabinieri hanno stretto le manette ai polsi di cinque persone, tra i 26 e i 45 anni, residenti tra Selargius e Monserrato, con la pesante accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
I carabinieri all’interno di un’abitazione hanno anche recuperato 86 piante di canapa indiana, per un peso complessivo di oltre 60 chili di droga. Stupefacente che, se immesso nel mercato illegale dello spaccio, avrebbe fruttato svariate migliaia di euro. I cinque – per alimentare la serra casalinga – avevano anche ben pensato di collegarsi abusivamente alla rete elettrica, alla quale avevano collegato numerose e potenti lampade.
Un metodo di illuminazione che – insieme a un sistema di ventilazione e climatizzazione – permetteva la creazione di un ambiente perfetto per la coltivazione della droga.
I cinque arrestati – dopo tutti i controlli di rito – sono stati costretti nelle proprie abitazioni dove hanno aspettato l’udienza di convalida. Il giudice ha disposto un’altra data per il processo e gli avvocati hanno chiesto e ottenuto i termini a difesa per studiare meglio le carte dell’accusa.
Un blitz studiato da tempo
I carabinieri della stazione di Monserrato e i colleghi della compagnia di Quartu Sant’Elena avevano ricevuto delle informazioni che parlavano di un sospetto market della droga casalingo in un’abitazione di Monserrato.
Per questo motivo gli investigatori dell’Arma hanno predisposto una serie di appostamenti e controlli mirati per capire che cosa in realtà stesse accadendo all’interno di quell’abitazione.
Dopo giorni e giorni d’indagini la scorsa domenica i carabinieri, coordinati dal tenente Pietro Lucania e dal maresciallo Pierpaolo Sabiu, hanno deciso di passare all’azione e hanno fatto irruzione all’interno dell’appartamento.
Qui hanno trovato i cinque soggetti e anche quello che hanno definito un “giardino incantato”, con decine di piante di marijuana per un peso di circa 60 chilogrammi. I cinque chiaramente non hanno saputo giustificare la presenza di tutta quello stupefacente, quindi stati bloccati, portati in caserma e poi arrestati.
Strani traffici
I Carabinieri da tempo sospettavano traffici illeciti all'interno dell'abitazione, avvalorati anche dal continua presenza all'esterno dell'abitazione di persone conosciute come consumatrici di droga.
Secondo quanto infatti ricostruito dai militari, i cinque soggetti avevano messo in piedi una vera e propria serra di marijuana che produceva chili di droga, la quale poi sarebbe stata venduta nel mercato illegale dello stupefacente. Per fare questo all’interno dell’abitazione avevano ricavato una vera e propria serra, costruendo due stanze all’interno della casa.