L'imprenditore molisano Gianluigi Torzi è stato arrestato nelle scorse ore dalla Gendarmeria del Vaticano con le accuse di estorsione, truffa aggravata, peculato e autoriciclaggio. Il fermo dell'uomo è relativo all'acquisto di un immobile a Londra sito in Sloane Avenue. Secondo quanto emerso dalle indagini dell'autorità giudiziaria vaticana, nell'affare della compravendita dell'immobile avrebbero partecipato anche funzionari della Segreteria di Stato. Negli scorsi mesi la vicenda era balzata agli onori della cronaca e da allora sono stati presi altri provvedimenti con l'allontanamento di alcuni soggetti dalle loro funzioni.
Oggi arrivano invece i primi risvolti giudiziari.
Le indagini delle autorità del Vaticano
L'agenzia di stampa Adnkronos ha ricostruito tutto il processo di indagine svolto dalle autorità della Città del Vaticano. La vicenda della compravendita dell'immobile londinese parte da lontano. Tutto ha inizio da alcuni investimenti che la Segreteria di Stato vaticana avrebbe effettuato con Athena Capital Global Opportunities Fund. Le operazioni avrebbero visto al centro degli affari anche la compravendita di un edificio in Angola, operazione quest'ultima poi naufragata. Gli inquirenti hanno così iniziato una serie di accertamenti in quanto si era deciso di finanziare parte del fondo con i denari dell'Obolo di San Pietro, destinando quindi le somme spettanti alle persone meno abbienti a vere e proprie operazioni speculative.
Questi movimenti di denaro sarebbero costati al Vaticano milioni di euro ed è qui che entra in scena proprio Torzi, il quale avrebbe fatto da intermediario all'acquisto dell'immobile di Sloane Avenue con la sua Gutt Sa. L'inchiesta ha portato a stabilire le relative responsabilità delle persone coinvolte nell'affare: si teme che tali speculazioni avrebbero fatto subire al Vaticano una perdita di 18 milioni di euro al settembre del 2018.
Ciò potrebbe nascondere un grande buco all'interno dei conti della Santa Sede.
La figura di Gianluigi Torzi
Pare che l'imprenditore molisano sia anche coinvolto in altre operazioni finanziarie. Sarebbe stato proprio lui ad effettuare ad esempio un tentativo di salvataggio della Banca Popolare di Bari. Sul caso dell'arresto di Gianluigi Torzi potranno emergere ulteriori dettagli nelle prossime ore, o al massimo nei prossimi giorni.
Se ritenuto colpevole l'uomo rischia fino a 12 anni di reclusione, secondo quanto previsto dall'ordinamento legislativo del Vaticano. Al momento è detenuto presso la Caserma del Corpo della Gendarmeria.