Una tragedia ha segnato la tranquilla vita del paese di Borgotaro: un suo abitante, Franco Della Pina, di 39 anni, ha ucciso la moglie, Anastasia Rossi, 35 anni, e si è poi tolto la vita. All'origine dell'omicidio-suicidio, ci sarebbe una trama coniugale purtroppo ricorrente: l'incapacità dell'uomo di accettare la fine di una relazione. La coppia lascia un figlio di 13 anni.

Borgotaro, dramma familiare

Il dramma familiare sarebbe avvenuto questa notte nel quartiere San Rocco di Borgotaro, paese della Val di Taro, nell'appenino parmense. L'omicida-suicida e la moglie erano entrambi originari della zona, ed erano conosciuti in paese.

Lei faceva l'infermiera all'ospedale di Santa Maria di Borgo Val Taro, lui lavorava in un'azienda metalmeccanica parmense. Poi si arrangiava con lavoretti come agricoltore e boscaiolo, oltre ad essere un cacciatore. Per questo motivo, deteneva regolarmente in casa alcuni fucili. E proprio con uno di essi, ha tolto la vita alla moglie, per poi uccidersi.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, ci sarebbe stato un violento litigio tra i due, al culmine del quale l'uomo ha imbracciato un fucile e ha sparato un solo colpo che ha colpito la donna al petto, non dandole scampo. Poi, ha rivolto l'arma contro di sé e si è tolto la vita. Ad accorgersi di ciò che era accaduto, è stato il fratello dell'uomo che questa mattina aveva tentato più volte di mettersi in contatto con Della Pina, ma il telefono squillava a vuoto.

Preoccupato, ha deciso di recarsi nell'abitazione della coppia dove ha scoperto l'impensabile.

Le testimonianze dei vicini, liti frequenti

Le testimonianze raccolte tra i vicini di casa, raccontano tutte di una situazione domestica molto tesa, ma nulla poteva far presagire un finale del genere. Un residente ha raccontato che conosceva Anastasia Rossi, mentre il marito solo di vista: di fatto vivevano da separati in casa già da un po', in vista di una separazione legale.

Litigavano spesso, ma nessuno si sarebbe aspettato che lui potesse arrivare ad ucciderla, per poi suicidarsi.

Un'altra residente ha raccontato che nella palazzina dove i coniugi in crisi vivevano, si recava spesso perché vi abita sua madre che andava a trovare. Ha riferito che erano frequenti le liti scandite da urla che non potevano non essere sentite.

Il figlio, rimasto orfano di entrambi i genitori, era a dormire a casa dei nonni. Sul posto, i carabinieri hanno eseguito i rilievi coadiuvati dai Ris di Parma e dal pm di turno, Paola Dal Monte. Gli inquirenti hanno provato a ricostruire le ultime ore di vita della coppia, in cerca di un episodio scatenante, di un movente. La procura ha aperto un fascicolo anche se la dinamica dei fatti sembrerebbe chiara.

Borgotaro, il cordoglio del paese

ll paese di circa 7 mila abitanti, considerato la 'capitale' dell’Alta Val Taro nell’Appennino parmense, è un borgo tranquillo situato a circa 60 chilometri da Parma, crocevia tra Emilia Romagna, Toscana e Liguria. Finora conosciuto e frequentato per i monumenti e le attrattive naturalistiche e gastronomiche, tra cui una rinomata fiera del fungo porcino, non era mai stato oggetto di attenzione mediatica per vicende di Cronaca Nera.

Molti residenti sconvolti, in queste ore sui social esprimono cordoglio ai familiari delle vittime, soprattutto a quel bambino rimasto senza il padre e la madre. Commentano l'accaduto increduli, ora che anche il loro borgo felice è stato segnato da una doppia tragedia: un femminicidio e un suicidio. "Purtroppo queste tragedie succedono in tutti i luoghi e a persone di diversa estrazione sociale. Ci si stupisce solo per il fatto che al massimo al Borgo, ti rubano una gallina, o un po' di frutta. Questo deve fare riflettere tutti. Nessuno è esonerato dal male e dalla pazzia altrui, ora neanche al mio Borgo", ha commentato dolente una utente sulla pagina Facebook di Borgotaro.