Ieri, 13 luglio, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha indetto una conferenza stampa per fare il punto sull’attuale situazione dell’emergenza Coronavirus nella sua regione. La conferenza si è svolta presso gli uffici della Protezione Civile di Marghera ed è stata trasmessa anche in diretta Facebook.

La situazione dei contagi in Veneto

A fronte di oltre un milione di tamponi eseguiti, il totale dei contagi in Veneto si attesta su 19.401 persone, di cui solo 9 sono ricoverati attualmente in terapia intensiva. Il governatore Zaia ha dichiarato durante la conferenza stampa che il virus risulta essere “meno violento”, stando a quanto emerge dagli esiti dei tamponi effettuati.

Nella regione sono presenti alcuni “focolai domestici” costantemente monitorati, ma quello che desta maggiore apprensione sono “i ceppi portati” dall’estero. Il presidente della Regione ha confermato che sono stati intensificati “i controlli”, ma nonostante tutto dall’estero (non solamente da stati extra Ue) arrivano in Veneto casi positivi di persone giovani.

Le caratteristiche dei virus provenienti da fuori

Zaia ha sottolineato che è necessaria molta attenzione verso le tipologie di virus “importati”, perché hanno caratteristiche e sintomi differenti da quelli “scientificamente testati” nella regione Veneto. Il governatore ha comunicato che è stato importato in Veneto un ceppo serbo del virus.

Stante questa situazione, il nuovo virus proveniente dalla Serbia è stato sequenziato. Il presidente dalla Regione ha sottolineato che la carica virale di questo virus serbo è “molto elevata”, e si tratta di una tipologia differente rispetto a quella identificata, fino a questo momento, in Italia e in Veneto. Stando a quanto noto non è ancora possibile mettere in relazione le “forme cliniche” del virus con le eventuali “mutazioni”, proprio perché non ci sono studi in questo ambito.

La situazione dei controlli e la proroga dello stato d’emergenza

Il governatore Zaia ha affermato che “ci vuole attenzione”, infatti in questa fase è calata la “percezione di pericolo” e le persone tendono a non indossare la mascherina. Ma la regione Veneto prosegue con i controlli e i test ed è la sola regione che ha già previsto una campagna di “vaccini anti-influenzali”.

In riferimento alla proroga dello stato di emergenza fino al 31 ottobre, Zaia ha specificato che sarà necessario “chiarire quali poteri” verranno conferiti ai presidenti di Regione e che si atterrà a quello che “deciderà” il Parlamento.

Presentato il nuovo test rapido

Nel corso della conferenza stampa è stato presentato un nuovo test rapido in grado di fornire l’indicazione dell’eventuale positività alla Covid-19 in soli sette minuti. Il nuovo test ha un costo di 12 euro, quindi inferiore a un normale tampone. La positività rilevata con questo test deve essere successivamente confermata, ma consente di rilevare immediatamente una persona contagiata. Il governatore Zaia ha dichiarato che il test è stato messo in pratica dall’Ulss 2 su un campione di mille persone applicando il modello del “doppio”: i soggetti sono stati sottoposti a test rapido e al tampone standard.

I dati rilevati durante la sperimentazione verranno inviati allo Spallanzani e al ministero della Salute. Infine, per mostrarne le modalità di impiego il test rapido è stato utilizzato in diretta durante la conferenza stampa. Al test rapido è stato sottoposto un giornalista dell’Ansa di Venezia che è risultato negativo.