È stato trovato senza vita Stefano Lizza, il papà 48enne di Genova scomparso in circostanze misteriose nella giornata di giovedì 23 luglio. Il corpo è stato rinvenuto in val Bisagno, sempre nel genovese. I familiari, nei giorni scorsi, avevano lanciato accorati appelli sui social. Sono ancora da chiarire cosa abbia causato la morte dell'uomo.

Il ritrovamento di Stefano Lizza

Stefano Lizza, papà separato di due bambini, aveva fatto perdere le proprie tracce tre giorni fa. Come riportato da Genova24, il corpo è stato rinvenuto in via Pino, a Molassana, sulle alture della Val Bisagno.

A notarlo, all'interno di un'auto regolarmente posteggiata, è stato un passante che ha subito allertato le forze dell'ordine.

Sul luogo del ritrovamento, per i rilievi del caso, sono intervenuti gli agenti del locale comando di polizia. Stando ai primi accertamenti, non risulterebbero traumi o segni di aggressione. Al momento, come da protocollo, il corpo di Stefano si trova all’ospedale San Martino di Genova per le procedure di riconoscimento da parte dei parenti. Con ogni probabilità, nelle prossime ore, verrà messo a disposizione dell'autorità giudiziaria e sottoposto ad esame autoptico.

Le alture della val Bisagno, nelle ultime settimane, hanno fatto da cornice a un altro caso di Cronaca Nera.

In un bosco di Sant’Eusebio, lo scorso 1° giugno, era stato rinvenuto il corpo ormai senza vita di un altro scomparso, il 48enne Andrea Calabrese, residente a Marassi.

Stefano era scomparso il 23 luglio

Stefano viveva a Quezzi, quartiere collinare di Genova, sito nella valletta del Rio Fereggiano. Nella giornata di giovedì aveva telefonato all'anziana madre per sincerarsi delle sue condizioni di salute.

Poi, a bordo della sua utilitaria - una Honda Jazz di colore azzurro, caratterizzata da una vistosa ammaccatura su uno dei lati posteriori- si è allontanato dalla sua abitazione senza dare spiegazioni. Come ricostruito dagli inquirenti, il suo cellulare, poco dopo, ha agganciato una cella nel quartiere Bavari.

Il fratello Pierangelo, di dieci anni più grande, non vedendolo rientrare e non riuscendo più a mettersi in contatto con lui, preoccupato, ha subito dato l'allarme.

Dopo aver presentato denuncia di scomparsa a polizia e carabinieri ha iniziato a cercarlo tra gli amici che era solito frequentare. Nella speranza di riabbracciarlo al più presto, aveva lanciato accorati appelli sui social e affisso volantini, contenenti foto e descrizione fisica del 48enne, in tutti i distributori di benzina della zona. "Chiunque lo veda o abbia sue notizie ci contatti", aveva implorato lasciando i propri recapiti telefonici.