Dramma della gelosia a Mozzate, comune in provincia di Como. Lorenzo Borsani, un meccanico di 36 anni originario di Tradate (Varese), è deceduto giovedì sera, poco dopo essere stato accoltellato a morte durante una lite con un conoscente, Flavio Briancesco, 49 anni. Alla base del violento diverbio tra i due sembra che ci siano state ragioni passionali. La vittima si era recentemente separata dalla moglie: pare che col passare del tempo Borsani si fosse convinto che la donna avesse un amante misterioso. Così, quando ha visto il suo amico nella casa della ex, accecato dalla gelosia, ha innescato la lite che poi ha portato al suo decesso.

La ricostruzione della lite che presto si è trasformata in tragedia

A quanto pare Flavio Briancesco, che al momento risulta disoccupato, nell’ultimo periodo stava lavorando come tuttofare per guadagnare un po’ di soldi: quindi si sarebbe recato nella villetta in via Filippo Turati a Mozzate per eseguire qualche riparazione. Giovedì pomeriggio Lorenzo Borsani è passato davanti alla casa dell’ex moglie e ha notato una Mercedes parcheggiata davanti all’ingresso. Credendo che quell’auto appartenesse all’amante della donna, è andato su tutte le furie e ha deciso di compiere un atto inconsulto: con un coltello ha bucato tutte le gomme della vettura. Da quel momento la situazione è degenerata: l’ex coniuge si è accorta di quello che stava accadendo e ha subito avvisato Briancesco, che è corso in strada.

La lite tra i due è stata inevitabile: così dagli insulti si è passati alla violenza. Nel corso della colluttazione è sbucato un coltello a serramanico con una lama lunga 23 centimetri. Inizialmente si era pensato che fosse quello usato dalla vittima per forare le gomme dell’automobile, ma poi ci si è resi conto che l’arma era di proprietà dell’assassino.

Dopo la lite, la vittima è stata immediatamente soccorsa, ma non c’è stato nulla da fare

A quanto pare, durante la lite, Briancesco avrebbe sferrato diverse coltellate a Borsani, ma solamente una arrivata al petto sarebbe stata fatale, ferendo mortalmente la vittima. Il 36enne è stramazzato al suolo, ormai privo di conoscenza: mentre l’ex moglie e i testimoni presenti chiedevano aiuto, l’omicida si è allontanato a piedi dal luogo del delitto.

Dopo qualche minuto sono arrivate sul posto due ambulanze; inoltre un mezzo dell'elisoccorso è decollato da Como. Da subito ci si è resi conto delle gravissime condizioni in cui versava l’uomo, che è stato trasportato con l’elicottero in codice rosso fino all'ospedale di Circolo di Varese dove è arrivato già in condizioni disperate. I medici del pronto soccorso hanno tentato invano di salvare la vita al meccanico, ma poco dopo il 36enne è deceduto.

La fuga del responsabile dopo la lite e l’arresto

Come detto, l’assassino, dopo essersi reso conto della gravità della situazione, è fuggito dal luogo della tragedia per andarsi a nascondere nella casa della compagna, a Locate Varesino, un paese a un paio di chilometri da Mozzate.

Mentre scappava a piedi, lungo il tragitto si è disfatto dell’arma del delitto, gettandola nel giardino di una casa disabitata. I carabinieri della compagnia di Cantù, che indagano sul caso, sono riusciti a risalire rapidamente all’identità del responsabile e a rintracciarlo: Briancesco è stato arrestato. Sembra che l’uomo abbia ammesso di essere stato lui a sferrare il colpo mortale con un suo coltello: del resto nell’abitazione in cui si trovava c’erano ancora i suoi indumenti sporchi di sangue. Inoltre avrebbe anche indicato il luogo in cui si era sbarazzato dell’arma. Infine ha negato con fermezza di avere una relazione con la moglie della vittima, confermando come questa storia di Cronaca Nera sembrerebbe essere partita da un equivoco.