Andrea Crisanti torna a parlare di Coronavirus. Lo fa in un'intervista rilasciata a La Stampa. Il virologo dell'Università di Padova si è espresso in toni che invitano ad intensificare il numero di controlli. A suo avviso si tratterebbe dell'unica strategia che potrebbe consentire di gestire l'epidemia da Sars-Cov2. Lo scienziato e professore ordinario di Microbiologia ritiene questa l'unica soluzione per evitare il peggio. Tuttavia, non ha mancato di far notare come al momento ci si affanni in discussioni, mentre le misure messe in campo a difesa della popolazione contro il Covid risultano fin troppo passive.

Crisanti, tra l'altro, ha messo in evidenza che la situazione internazionale mette in luce una situazione dove l'epidemia è destinata a crescere.

Riapertura scuole: Coronavirus sposta la questione altrove

Ha fatto rumore una dichiarazione di Walter Ricciardi, poi smentita, secondo cui l'innalzamento dei casi rischia di mettere in pericolo le elezioni di settembre e soprattutto la riapertura delle scuole. Sulle parole del consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza, è arrivato l'appoggio di Crisanti. "Non mi sorprende, perché oltre che un grande scienziato è una persona di buon senso e si rende conto che le misure attuali sono passive e che davanti ad aumento del contagio non c'è difesa che tenga".

Coronavirus: per Crisanti va trovata un alternativa al lockdown

Andrea Crisanti, fino a qualche settimana fa, veniva definito l'uomo dei tamponi. La motivazione risiedeva nel fatto che rispetto alla buona riuscita del contenimento iniziale dell'epidemia in Veneto, c'era stata la strategia dei test a tappeto. "I tamponi - ha detto - sono fondamentali"."In Italia - ha aggiunto - bisogna passare dagli attuali 60mila al giorno a 250mila".

"In assenza di vaccino, dunque per almeno un anno, l'alternativa - ha ammesso Crisanti - al potenziamento del sistema dei test è il lockdown". Davanti a questa soluzione, che il virologo ha definito come "passe-partout", per convivere al meglio con il virus, tutti gli altri dibattiti rischiano di andare in secondo piano. Compreso quello sull'eventuale ritorno trai banchi. "Il governo tenta di riaprire le scuole - ha evidenziato Crisanti - ma il problema è che si vuol farlo senza pensare a come gestire l'emergenza in alternativa al lockdown".