Continuano le ricerche del corpo di Sabrina Beccalli, la mamma 39enne scomparsa da Crema la notte prima di Ferragosto. Il pm Lisa Saccaro sta valutando la possibilità di richiedere, in questa fase di ricerca, l’acquisizione delle immagini satellitari. Inoltre, il medico legale nominato dalla difesa di Alessandro Pasini, 45 anni, già in carcere con l'accusa di omicidio e distruzione di cadavere, ha dichiarato che nella Panda carbonizzata di Sabrina ci sarebbe almeno un osso umano.

Ossa umane nell'auto carbonizzata di Sabrina

Sabrina Beccalli, residente con il figlio 15enne Omar nella periferia di Crema (quartiere di San Bernardino), è scomparsa nella notte tra venerdì 14 e sabato 15 agosto.

La sera di Ferragosto la Fiat Panda della 39enne è stata ritrovata carbonizzata a Vergonzana, frazione di Crema. All'interno dell'utilitaria è stato rinvenuto il corpo di un cane carbonizzato. Secondo il medico legale incaricato dall’avvocato Paolo Sperolini (difensore del 45enne), però, tra i resti carbonizzati rinvenuti all'interno dell'auto ci sarebbe un osso umano. Il medico legale ha spiegato di aver inviato le foto dei resti a un altro medico legale "di chiara fama" e dalle immagini si evincerebbe che tra i resti sia presente una clavicola e i cani, come noto, non hanno clavicole. Anche un altro medico veterinario, interpellato dal medico legale incaricato dall'avvocato di Pasini, ha assicurato che quell'osso (caratterizzato da una lunghezza di 12 centimetri) non può appartenere a un cane.

Come sottolineato dallo stesso Sperolini, si tratta di una valutazione approssimativa effettuata solamente tramite le immagini e che per avere certezze sarà necessario visionare il materiale ritrovato dal vivo.

Al vaglio l'uso d'immagini satellitari

Durante l'incontro di mercoledì 27 agosto tra il Procuratore della Repubblica Roberto Pellicano, il pm Lisa Saccaro e i carabinieri che si stanno occupando del caso, si è valutata la possibilità di richiedere l’acquisizione delle immagini satellitari - ricavate attraverso la tecnica della scansione geografica del territorio - al fine di ricostruire con certezza gli spostamenti dell’auto di Sabrina.

La tecnica - che recentemente è stata utilizzata anche dalla Procura di Patti nel caso di Viviana Parisi e Gioele - permetterebbe, attraverso il confronto dei fotogrammi, di rilevare eventuali modifiche a livello del suolo.

Intanto, sono proseguite anche nella giornata del 27 agosto le ricerche del nucleo sommozzatori dei carabinieri di Genova.

Dopo aver scandagliato il canale Vacchelli, tra Vergonzana e Salvirola, hanno esaminato un tratto del Serio Morto (la roggia che scorre nei pressi della strada dove è stata rinvenuta l'auto di Sabrina). Hanno controllato via Monte Santo, dove la roggia Borromea si intomba per passare sotto la ferrovia e via Martini ed emergere al di là della strada.