Sono ore di grande angoscia e di apprensione per i familiari di Viviana Parisi e del piccolo Gioele M., 4 anni. La donna, dj e vocalist 43enne originaria di Torino, ma da anni residente in Sicilia, è scomparsa con il figlio lunedì 3 agosto. La sua auto, leggermente incidentata, è stata ritrovata in autostrada, all'altezza dell'abitato di Caronia (Messina). Tutte le piste investigative sono aperte e le ricerche sono in corso, ma l'ipotesi più accreditata, al momento, sarebbe l'allontanamento volontario. Non si esclude che la donna possa compiere un gesto estremo.
Del caso di cronaca nera si sta occupando anche Chi l'ha visto?.
Viviana sarebbe dovuta andare al centro commerciale
La scomparsa di Viviana e Gioele è un vero e proprio mistero. La donna, lunedì mattina, è uscita dalla sua abitazione di Venetico per raggiungere il centro commerciale di Milazzo (distante una quindicina di km). Da quanto ricostruito, voleva acquistare delle scarpe nuove al figlio. Invece, la sua auto, una Opel Corsa, è stata ritrovata al km 117 dell'A20 (Messina - Palermo), a più di 100 km da casa.
La macchina, che presentava alcune ammaccature, è stata notata da una pattuglia della polizia stradale, nei pressi del viadotto Pizzo Turda. Al suo interno, gli agenti, hanno ritrovato lo smartphone e la borsa, con soldi e documenti, della 43enne.
Di Viviana e del piccolo Gioele, invece, non c'era traccia. Alcuni testimoni avrebbero riferito che la donna, dopo un piccolo incidente con un altro veicolo, avrebbe scavalcato il guardrail e si sarebbe allontanata nelle campagne.
Si teme il gesto estremo
Le ricerche di Viviana e del piccolo Gioele sono scattate immediatamente e, da più di due giorni ormai, stanno impegnando polizia stradale e municipale, carabinieri, vigili del fuoco, volontari, unità cinofile e nucleo Tas (Servizio di Topografia Applicata al Soccorso).
In volo, più volte, si sono alzati elicotteri e droni. Al momento, però, tutte le operazioni hanno dato esito negativo.
Da mercoledì 5 agosto, alle attività di ricerca partecipano anche i sommozzatori dei vigili del fuoco. In queste ore, in particolare, si stanno scandagliando due laghetti non lontani dal luogo della scomparsa.
Nelle vicinanze da dove è stata ritrovata l'utilitaria di Viviana, infatti, ha inizio un'area boschiva che conduce proprio a due specchi d'acqua. I soccorritori, dopo aver notato tracce fresche di passaggio, hanno deciso di chiedere l'intervento dei sub. Si teme che la giovane mamma possa aver deciso di compiere un gesto estremo. La donna, da quanto si è appreso, era molto attaccata al figlioletto (quasi ossessionata) e negli ultimi mesi soffriva di depressione: era terrorizzata dalla possibilità di poter contrarre la Covid-19.
La procura di Sant'Agata di Militello, nelle scorse ore, ha aperto un fascicolo per chiarire i tanti punti oscuri della vicenda.